Casalino Pierluigi, autore e studioso ligure di Imperia nato a Laigueglia il 29 giugno 1949
lunedì 6 aprile 2020
L'allegoria politica in Dante
Oltre l'allegoria morale, si manifesta nella Divina Commedia, e specialmente nel primo canto che ne forma l'Introduzione e in qualche altro, un'allegoria politica. La società piena di errori e di vizi (selva oscura), abitata dalle tre fiere, aspetta la salute da un principe (veltro), il quale ristabilira' il sacro romano impero e della pace, e ricondurra' il papato dentro l'orbita delle cose spirituali. Così l'imperatore(rappresentato scientificamente in Virgilio, il cantore dell'impero antico romano e della pace, e moralmente in Catone, guardiano del Purgatorio), guiderà l'uomo alla felicità della vita attiva (paradiso terrestre). Il papa (rappresentato scientificamente in Beatrice, donna di virtù, e lume fra il vero e l'intelletto, e forse moralmente da Matelda, regina del paradiso terrestre) lo guiderà coi precetti del Vangelo alla beatitudine e al perfezionamento spirituale spirituale ( vedi De Monarchia, III, 15). Da ciò prendono loro ragione le frequenti invettive che per tutte e tre le cantiche risuonano contro i papi usurpatori del potere politico, i prelati avidi dei beni mondani, contri le città e i regni ribelli all'impero, e contro gli imperatori stessi incuranti dei loro doveri di ristabilire l'ordine e la pace nel mondo. E l'imperatore di Dante sarà poi quell'Alfonso il Savio, che fu consigliato da Brunetto Latini, il quale fece da ponte tra la Spagna e musulmana e l'Europa Latina, tramite il Liber Scalae, che sicuramente ispirò la Divina Commedia.
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