domenica 30 novembre 2014
DIMENSIONI NOTTURNE, la nuova opera di VULA. Claudio Ughetti, detto VULA, ci trasporta nel mistero della notte per farci entrare nella dimensione polivalente dell'oscurità, angelo e demone della conoscenza. Leggi sul web i commenti di Casalino Pierluigi sull'arte di VULA. Casalino Pierluigi, 30.11.2014
Papa Francesco in Turchia sulla via di Angelo Roncalli, poi Papa Giovanni XXIII
Il viaggio di Papa Francesco I in Turchia rinsalda il filo che lega la missione di Angelo Roncalli, nunzio apostolico in Turchia ai giorni nostri, nel segno della ricerca di un ritrovato dialogo tra le religioni.
Casalino Pierluigi, 30.11.2011
Casalino Pierluigi, 30.11.2011
Sanremo e la Questione d'Oriente.
Nel 1920 a Sanremo e a Sèvres si decisero le sorti dei territori ex Ottomani. Tra l'altro era prevista la creazione di uno stato curdo, ma l'avanzata repubblicana turca di Ataturk mandò all'aria il piano di Italia, Francia e Gran Bretagna. Ora si ripropone nel caos mediorientale il problema di un'entità curda. Gli Occidentali non si impegnano più di tanto contro il Califfato, ma sia loro che i Turchi, di fronte alla minaccia dei fanatici islamisti di al-Baghadadi, potrebbero facilitare in parte il vecchio progetto curdo, nonostante le divisioni dei diretti interessati, e le ragioni di stato che nella regioni non sono certo marginali.
Casalino Pierluigi, 30.11.2014
Casalino Pierluigi, 30.11.2014
venerdì 28 novembre 2014
mercoledì 26 novembre 2014
domenica 23 novembre 2014
CHINA AND AFRICA
The Chinese encounter with Africa goes back to the beginning of the fifteenth century, when Admiral Zheng He landed on the East African coast. By the time the Chinese Communism came to power, Africa was parcelled out among European powers. Now China is a superpower in Africa.
Casalino Pierluigi, on Novembre 23, 2014
Casalino Pierluigi, on Novembre 23, 2014
sabato 22 novembre 2014
ARGONAUTICHE, OPERA FUTURISTA
Dalle Argonautiche di Apollonio Rodio al De rerum natura di Tito Lucrezio Caro l'epos futurista, che comprende anche il mito di Prometeo, è saldamente presente nell'antichità classica.
Casalino Pierluigi, 22.11.2014
Casalino Pierluigi, 22.11.2014
ARGONAUTICHE, OPERA FUTURISTA
L'impresa degli Argonauti, ripresa nel poema epico di Apollonio Rodio, autore alessandrino raffinato e vivace, costituisce un vero capolavoro, che riprende il mito della conquista del Vello d'oro in chiave di impresa collettiva dell'Ellade, una delle tante che precedono la spedizione di Troia.
Casalino Pierluigi, 22.11.2014
Casalino Pierluigi, 22.11.2014
ARGONAUTICHE, OPERA FUTURISTA
L'impresa degli Argonauti, ripresa nel poema epico di Apollonio Rodio, autore alessandrino, non rappresenta solo il mito di una delle grandi imprese collettive dell'Ellade, prima della spedizione contro Troia, L'impresa è degna delle moderne conquiste spaziali.
Casalino Pierluigi, 22.11.2014
Casalino Pierluigi, 22.11.2014
ARGONAUTICHE, OPERA FUTURISTA
L'impresa degli Argonauti, ripresa nel poema epico di Apollonio Rodio (a cui si rimanda), autore alessandrino, non rappresenta solo il mito di una delle grandi imprese collettive dell'Ellade, prima della spedizione contro Troia, ma costituisce l'impianto di una delle gesta più note, quella della conquista del Vello d'oro, nell'ambito degli sforzi umani volti a vincere le tenebre dell'ignoranza e raggiungere le mete della conoscenza. Gli eroi greci che sulla nave Argo accompagnarono Giasone alla conquista appunto del Vello d'oro compirono un atto di straordinario significato storico e leggendario al tempo stesso. Il pilota della nave Argo, Tifi, valente ed esperto, Eracle (l'Ercole dei latini), Castore e Polluce. Linceo, Peleo, il padre di Achille, Telamone, il padre di Aiace Telamonio, Orfeo, Neleo, Teseo, Asclepios, Meleagro, il vincitore del cinghiale caledonio, Piritoo ed altri diedero vita ad una grande impresa che segnò in misura rilevante il destino della Grecia. Qualche storico pensò che questa favolosa spedizione greca sia stata realmente compiuta, in tempi remoti, allo scopo di sfruttare i giacimenti d'oro del Caucaso e di colonizzare le ricche terre a nord est dell'Asia Minore. La modernità del gesto argonautico va interpretata, al pari di un'impresa spaziale dei giorni nostri, nel senso più autenticamente futurista.
Casalino Pierluigi, 22.11.2014
Casalino Pierluigi, 22.11.2014
venerdì 21 novembre 2014
DONNE
Galleria di figure femminili. Presenze arcane, personalità eteree e inquietanti, ieratiche e sensuali, drammatiche e rassicuranti, dominatrici e seducenti, fantastiche visioni notturne, iniziatiche, sacrali e arcane, proiezioni delle profondità dell'animo femminile. Angeli e demoni, dee e regine, papesse e vestali, sinuose ispiratrici d'amore e d'odio, rappresentazioni del principio e della fine della storia, protagoniste assolute della scena, mediatrici tra la natura e lo spirito, tra l'eternità e il tempo, suadenti ed ebbre creature dell'inconscio, immagini distruttive e affascinanti, profili oranti e devastanti di donne talvolta improbabili, remore, salvifiche ed angoscianti. Si aprono, attraverso di esse, scenari crepuscolari, dimensioni egemoni e totali dell'universo femminile: Simboli che scorrono in caleidoscopi di colori e di contrasti. Magie e perfidie si alternano tra conturbanti evocazioni oniriche in una teoria di luci e di ombre, fasci di arabeschi inestricabili della mente. L'eterno femminino è proposto in un ricorrente e serrato cromatismo lunare di sensazioni, di emozioni e di impressioni. Una realtà che si muove in un vortice incessante di seni immensi, di suggestioni voluttuose e ingombranti dell'immaginario ancestrale della civiltà. Seni che rivelano un'irrinunciabile ricerca del culto femminile, potenzialità originaria, esoterica ed irresistibile del senso dell'altra metà del cielo. Susseguirsi di donne, avvolgenti, segnate da chiaroscuri sfuggenti, linee e curve indecifrabili, ma radice ed espressione dell'idea di donna. Vedute e spaccati di un mondo segreto. Atmosfere volutamente irreali, trasognate, tentatrici, che propongono, nel loro divenire, interrogativi sul futuro di sentirsi donna. Susseguirsi di forme concentriche, interrogativi senza fine. Cuore sensibile del mondo è la donna per l'imperiese Angela Demaurizi, pittrice originale dal tratto creativo. Insegue e descrive modelli non equivoci della fenomenologia femminile, pervasi da ossessioni mistiche, teosofiche, sfide mai sopite, realtà antagoniste e frustrazioni sempre in procinto di esplodere o di ricomporsi in manifestazioni inattese. Si tratta di una rassegna meticolosa dalle disinvolte frequentazioni culturali. E' l'invenzione della donna, la sua rivisitazione, il suo apparire con ipotesi nuove ed antiche. Opere senza titolo, mute ed eloquenti al tempo stesso, raffiguranti le regioni ignote e disperse della donna. Atteggiamenti adoranti e dissacranti, trasgressive e spiritualmente difformi, evanescenti e voluttuose. Provocazioni tutte da scoprire, anzi da riscoprire. Giorno dopo giorno un invito a percorrere e ripercorrere itinerari sconosciuti ed arcani. Per amarlo, adorarlo e forse odiarlo. Anche quando sembra non avere senso c'è un significato autentico. Questa è la lezione dell'artista imperiese.
Casalino Pierluigi, 21.11.2014
Casalino Pierluigi, 21.11.2014
giovedì 20 novembre 2014
martedì 18 novembre 2014
ORFEO E LA MAGIA DELLA MUSICA
Orfeo era solo un nome. Ma nell'antichità venne associato all'idea di musica e di poesia, perché le due arti erano inseparabili. L'esistenza di Orfeo era collocata in un tempo in cui il regno degli dei e quello degli uomini coesistevano: anzi era l'epoca dei semidei, come Eracle o Museo. Il raggio d'azione degli dei e quello degli uomini non era necessariamente separato. Non a caso Ermete e Apollo insegnarono agli uomini le loro arti. Anche Orfeo apprese da Apollo in persona a suonare la lira e la cetra. Musica e poesia nascevano dal cuore di Orfeo, grazie all'influenza di Apollo. Orfeo riuscì così ad incantare non solo gli abitatori del cielo e gli uomini, ma tutti gli esseri viventi nell'universo. La musica era prima della parola e la scienza ci insegna che nella preistoria umana costituiva un segno della ciclica ricerca dell'armonia e dell'espressione. Dei e uomini vivevano con tutte le altre creature in uno stato di amicizia e fraternità. L'Età dell'Oro non era ancora del tutto tramontata. La musica, cioè il messaggio magico di Orfeo, non affascinava soltanto allo scopo di addormentare. Altrettanto potente era la capacità di svegliare dal sonno e rivelare la profondità dell'anima. Era dunque con l'intento di indicare agli uomini la via dell'immortalità che Orfeo diffondeva le sue melodie struggenti e suadenti. La perdita estrema di Euridice non modificò il ruolo di Orfeo, che incarnava il potere di vincere il regno delle tenebre e della morte. L'eredità di Orfeo era in un certo senso estranea alla mentalità degli antichi: essa rappresentava una speranza unica e di difficile comprensione, quella che vedeva nell'eternità il destino ultimo dell'uomo. I misteri orfici furono ripresi nei secoli, anche in una fase storica decisiva per il mondo antico, quella che annunciava l'avvento di una nuova epoca. Virgilio ne colse il significato, ma non poteva intuire la straordinaria portata del verbo evangelico, che era pronto ad irrompere nella Storia e ad affrontare le sue prove più difficili.
Casalino Pierluigi, 19.11.2014
Casalino Pierluigi, 19.11.2014
OMAR KHAYYAM
Omar Khayyam non fu certo l'unico spirito trasgressivo nella storia della cultura islamica. Abu Nuwas, cantore della bellezza e amante della bella vita, al pari di lui e come lui persiano di nascita, ne anticipò le sensazioni, pur con diverse sfumature. L'estetica passionale e mistico-visionaria, mista ad avidità di sentimenti e ad ebbrezza vitalistica, quasi dionisiaca, furono aspetti comuni ai due poeti. Anche il sufi Ibn Rumi (il "romano" come veniva chiamato in omaggio all'eredità bizantino-romana, ripresa dalla cultura ottomana) ne echeggiò le ansie , se pur nella ricerca delle vette dell'amore divino, attraverso l'amore umano. Omar fu principalmente astronomo e matematico e scrisse il suo nome nella storia dell'algebra, tra l'invenzione di funzioni algoritmiche e e le riforme del calendario lunare musulmano. Omar Khayyam è tuttavia ricordato più per l'arte creativa delle su quartine (rubayat), che per le intuizioni euclidee e gli studi sulle equazioni. In Occidente la fortuna, in particolare, alla traduzione in inglese dei suoi poemi ad opera di Fitzgerald nel 1859 e al successivo diffondersi dei clubs Omar Khayyam. Anticonformista e stravagante, Omar, figlio di un fabbricante di tende, come recita il nome, amava le rose, il vino e i volti graziosi delle ragazze, che paragonava allo splendore Scettico in filosofia e in religione, fu di vocazione laica. Era amico di Ibn Sina (Avicenna), il San Tommaso d'Aquino dell'Islam, ma non ne condivise le tesi. Omar, infatti, da non credente diffidava delle costruzioni metafisiche e sorrideva sull'aldilà dell'uomo. Il destino era per lui incerto e spesso cinico, richiamando in tal modo le considerazioni di Protagora, di Orazio e di Lucrezio e anticipando il pessimismo di Giacomo Leopardi. L'elevato lirismo delle sue composizioni lasciano trasparire il senso di ribellione nei confronti del destino umano, in una concezione volontaristica di affermazione dei sensi e degli slanci irrazionali. Rivive in lui lo spirito dell'antica cultura avestica preislamica, pervasa dal mito del fuoco e immersa nei labirinti della mente, immagine profonda dei giardini del'anima e del corpo. La lezione della libertà di pensiero e di coscienza sulla via della ricerca del vero. Un'eredità attuale, ma anche un auspicio di riscatto della ragione di fronte all'odierna deriva oscurantista del suo Paese.
Casalino Pierluigi, 18.11.2014
Casalino Pierluigi, 18.11.2014
lunedì 17 novembre 2014
domenica 16 novembre 2014
UN SINDACO DEL QUEBEC RIFIUTA DI TOGLIRE DALLE MENSE SCOLASTICHE LA CARNE DI MAIALE. I GENITORI MUSULMANI DEVONO ABITUARSI A VIVERE IN PAESI TOLLERANTI E CAPIRE LA FORTUNA CHE HANNO DI VIVERE IN UN PAESE OCCIDENTALE CHE PRESERVA LA LIBERTA' DI COSCIENZA, AL CONTRARIO DI MOLTI PAESI ISLAMICI. Casalino Pierluigi, 16.11.2014
UN SINDACO DEL QUEBEC RIFIUTA DI TOGLIRE DALLE MENSE SCOLASTICHE LA CARNE DI MAIALE. I GENITORI MUSULMANI DEVONO ADEGUARSI AL PLURALISMO DELLE COSCIENZE E NON IMPORRE AGLI ALTRI LA LORO VISIONE DEL MONDO. C'E' POSTO PER TUTTI, SENZA PREVARICAZIONI, DICE GIUSEPPE...et relata refero. Casalino Pierluigi, 16.11.2014
ISLAM E LIBERTA' DI PENSIERO. IL CASO DEL MAROCCO.
Accanto al Libano, il Marocco assicura già un buon grado di libertà di pensiero e il dibattito in corso vede svilupparsi più ampi spazi di intervento a favore di un rinnovato senso del pluralismo, elemento, quest'ultimo fondamentale per la democrazia moderna. Anche la scuola per imam, nel quadro di una sana lettura del Corano e di insegnamento alla pratica della tolleranza, costituisce una delle tante iniziative promosse con successo e intelligenza dal re Maometto VI.
Casalino Pierluigi, 16.11.2014
Casalino Pierluigi, 16.11.2014
ISLAM E LIBERTA' DI PENSIERO. IL CASO DEL MAROCCO.
Accanto al Libano, il Marocco assicura già un buon grado di libertà di pensiero e il dibattito in corso vede svilupparsi più ampi spazi di intervento a favore di un rinnovato senso del pluralismo, elemento, quest'ultimo di carattere fondamentale per una vera democrazia. Si deve dare atto al re Maometto VI e alla sua lungimirante intuizione politica se si stanno aprendo orizzonti di libertà e partecipazione nel Paese nordafricano. E tutto ciò anche alla luce della nuova primavera laica che vive la Tunisia. Il re del Marocco, con grande intelligenza, ha dischiuso tempi nuovi, pur nel contesto di un'attenta vigilanza contro le derive islamiste, assai pericolose per il benessere sociale e la sicurezza.
Casalino Pierluigi, 16.11.2014
Casalino Pierluigi, 16.11.2014
ISLAM E LIBERTA' DI COSCIENZA E DI RELIGIONE
Si tratta di un problema attuale e scottante.,,,Finché non ci sarà reciprocità di comportamenti tra i Paesi musulmani e gli altri Paesi, dove le fedi convivono, non si potrà parlare mai di rivoluzione araba e moderna. Qualcosa si muove, anche perché il senso della lettura critica delle sacre Scritture sta per essere recepito nel mondo islamico, pur tra le mille difficoltà di far comprendere quanto importante sia l'eguaglianza e la pari dignità tra le religioni in un contesto di convivenza e di pace. Giuseppe, da parte sua, insiste su questo punto irrinunciabile per una sana e moderna democrazia.
Et relata refero.
Casalino Pierluigi, 16.10.2014
Et relata refero.
Casalino Pierluigi, 16.10.2014
ISIS' S AL BAGHDANI THREATENS ROME, BUT NEITHER ITALY, NOR EUROPE, OR THE WEST ARE DOING, AS THEY ARE CONCERNED WITH MAKING - A MASOCHIST - WAR AGAINST PUTIN'S RUSSIA, BUT INDIFFERENT TO THE CALIPH'S PROCLAMATIONS. AND USA PRESIDENT OBAMA (THE "TENTENNA" KING ) CONTINUES TO OSCILLATE BETWEEN THE INTERVENTION OF AMERICA TROOPS ON THE GROUND AND THE TEMPTATION TO CONTINUE TO RELY ONLY ON DRONES....., says Giuseppe. Et relata refero...Casalino Pierluigi, on November, 16th 2014
sabato 15 novembre 2014
domenica 9 novembre 2014
IL SUONO DEL SILENZIO E ELOGIO DEL SILENZIO di Casalino Pierluigi su "in poche righe" di Ennepilibri.
IL SILENZIO CI PARLA DI NOI e CIO' CHE STA PRIMA DEL SUONO, due bellissimi articoli pubblicati da DOMENICA de IL SOLE 24 ORE di domenica 9 novembre 2014, mi riportano alle mie considerazioni formulate con due mie note riportate da "in poche righe" di Ennepilibri, IL SUONO DEL SILENZIO (L'arte dell'ascolto) e ELOGIO DEL SILENZIO, Una riflessione che si ripropone ricorrente a chi non si lascia soffocare dalla marea montante delle parole e del rumore assordante e becero del mondo. Sine qua non.
Casalino Pierluigi, 9.11.2014
9 novembre 1989. Cade il muro di Berlino. Ero ad Alassio, seduto nella mia macchina, ed ascoltavo alla radio le notizie provenienti dalla Germania e da tutto il resto dell'Europa dell'Est. Finiva un'epoca. Non dimenticherò mai. Tornai a casa e trovai mia mamma Lena alle prese con il vivacissimo ed incontrollabile mio nipotino Alessio. Ma la gioa per la caduta del comunismo contagiava tutti. Casalino Pierluigi, 9.11.2014
9 novembre 1989. Cade il muro di Berlino. Ero ad Alassio, seduto nella mia macchina, ed ascoltavo alla radio le notizie provenienti dalla Germania e da tutto il resto dell'Europa dell'Est. Finiva un'epoca. Non dimenticherò mai. Tornai a casa e trovai mia mamma Lena alle prese con il vivacissimo e incontrollabile mio nipotino Alessio. Ma la gioa per la fine del comunismo prendeva già tutti.....Casalino Pierluigi, 9.11.l2014
sabato 8 novembre 2014
mercoledì 5 novembre 2014
Iscriviti a:
Post (Atom)