Casalino Pierluigi
venerdì 3 aprile 2020
Guido Cavalcanti, la Felicità Mentale e dintorni
Sul rapporto tra Dante e il Cavalcanti, passando attraverso l'eredità intellettuale araba della Felicità Mentale, si distingue appunto di Cavalcanti la canzone Donna me prega. Testo la cui oscurità ancora stimola studi e riflessioni che non coinvolgono solo Dante e le sue opere, ma che riportano all'attenzione l'influenza del pensiero islamico sul nostro Occidente latino.In proposito su Cavalcanti poeta e filosofo (e indirettamente su La Vita Nova dell'Alighieri) torna in mente il merito del Nardi nell'aver ricondotto la canzone di Cavalcanti agli insegnamenti di Ibn Rushd (l'Averroe' dei latini), il quale nel XII secolo commentò i trattati di Aristotele come elemento di unione tra il pensiero antico e quello medievale. Ne discende l'importanza (già da me trattata in altre sedi) dell'immagine con la sua duplice valenza nel pensiero di Averroe'. Una considerazione che rileva la grandezza del filosofo arabo e, tramite lui, di Cavalcanti e di Dante nella storia non solo della poesia, ma anche della filosofia.
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