Casalino Pierluigi.
mercoledì 29 aprile 2020
Democrazia e Coronavirus
Prendendo in prestito le parole di Benedetto Croce, il Coronavirus potrebbe non essere una breve e transitoria "parentesi" della vita politica e sociale del pianeta. Anzi il rischio più grande e' che a causa di esso siano messe in forse le conquiste di libertà e di civiltà delle democrazie liberali e costituzionali. Misure liberticide possono essere accettate in paesi retti da sistemi dirigistici o dispotico totalitari, mentre meno attraenti (e pericolosi) si configurerebbero i per i popoli abituati alla pratica delle libertà democratiche e al senso di consapevole rispetto dei principi dei diritti civili ed umani. Ciò nonostante, neppure si può accettare che, tramite le stesse armi della democrazia e del diritto e della consentita libertà di crtica, si possa far circolare notizie false e allarmistiche con effetti devastanti sulla attendibilità delle informazioni e sulla stessa sicurezza dello Stato. Circostanza spesso strumentalizzata ad arte anche da interessi di potenze straniere non certamente in linea con i regimi di libertà dell'Occidente. La vigilanza democratica non può venire certo meno anche in tempi di pandemia. E tutto questo soprattutto di fronte alla necessità che molti provvedimenti debbano ormai non più dipendere dalla politica, ma escusivamente dalla scienza. In tal caso per la urgente tutela della salute, se pur con le conseguenze di trovarci presto di fronte al terribile dilemma morale tra virus e libertà e, ancor peggio, tra virus e fame.
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