La configurazione geometrica della sfericità che l'antico filosofo greco Parmenide conferisce all'essere non è altro che la traduzione in termini geometrici per significare solo la compiutezza assoluta dell'essere stesso che "simile e non identico a una massa di ben rotonda sfera, non manca di sé nessuna parte ed è sempre e solo completamente nella sua interezza costitutiva. E dunque traccia di tale argomentare parmenideo si coglie nell'arte di VULA, nel suo gesto creativo, nella immaginazione dell'immaginario e nella sua invenzione del reale, nel suo identificarsi nel reale, in tutto il possibile reale, ma anche nell'irrealtà. Il tutto immerso in una fonetica cromatica di blu kleeniano, in una teoria incessante di sensazioni neo-metafisiche. Nella filosofia di Parmenide si trova la fotografia dell'arte di VULA.
Casalino Pierluigi, 18.11.2013
Casalino Pierluigi, 18.11.2013
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