Casalino Pierluigi
venerdì 2 ottobre 2020
Ancora sulla questione delle fonti arabo-islamiche della Divina Commedia di Dante. L'influenza di Ibn Sina (l'Avicenna dei Latini).
Sulla questione delle fonti arabo islamiche della Divina Commedia e sul complesso delle influenze del pensiero arabo sull'opera di Dante ho avuto modo di intrattenermi con diversi interventi sul web. Non solo sulla vasta letteratura mistica ed esoterica dell'Islam, ma anche e soprattutto sugli influssi della filosofia araba sul Sommo Poeta, in particolare Ibn Rushd (l'Averroe' dei Latini). Meno noti gli elementi del pensiero di Ibn Sina (l'Avicenna dei Latini) presenti in Dante, se pur di notevole importanza: tra essi primeggia la teoria della luce, soprattutto quella che pervade la rappresentazione delle anime nelle Cantiche del Poema, ma anche quella di una certa visione escatologica che viene recepita da Dante tramite gli studi presso l'Università bolognese. Visione che si identifica sia nel mondo delle idee che nella certa lettura da parte dell'Alighieri di testi avicenniani che riproducono momenti del pensiero del filosofo iranico circa le realtà ultramundane.
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