Il pensiero politico di Dante muove dalle idee di San Tommaso d'Aquino, ma prende una sua via. Infatti è con Dante che i due ordini vengono categoricamente distinti al di fuori di ogni rapporto gerarchico. A somiglianza del pensiero di Averroè (Ibn Rushd), che, nonostante qualche parere contrario da parte degli studiosi, sembra accettare, nel De Monarchia Dante professa una dualità conseguenza della dualità stessa della natura umana. L'impero rappresenta per lui il potere capace di condurre l uomo al suo fine di essere corruttibile: tuttavia né la realtà dell Impero negli anni che precedettero la formazione del pensiero dantesco, né la disponibilità del patriottismo italiano ai tempi dell'interregno giustificano la speranza ripresa dall'autore del De Monarchia nell'idea imperiale.
Casalino Pierluigi, 22.06.2014
Casalino Pierluigi, 22.06.2014
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