domenica 21 luglio 2013

TUTTO DANTE OVVERO ROBERTO BENIGNI E LA DIVINA COMMEDIA

Quando legge Dante, Roberto Benigni è Dante stesso, non lo recita, né lo declama, lo vive, lo respira, lui è Dante, è Dante stesso. La lettura di Dante 2013, iniziata ieri a Piazza Santa Croce di Firenze con il XXIII Canto dell'Inferno, ha rappresentato ancora una volta un'occasione di straordinaria attrazione suscitando emozioni senza fine. Benigni doma le parole di Dante con la frusta, le rende comprensibili, ce le insegna, ce le spiega, ce le fa vivere, anzi rivivere, perché Dante è nostro e non ce lo ricordiamo, perché Dante e il più grande e non lo sappiamo più....Come il nostro patrimonio culturale e monumentale che spesso non valutiamo come la nostra miglior risorsa e che appesantiamo di incuria, aggravio di gestione, mancanza di sensibilità nazionale, mentre un sassolino romano in Inghilterra diventa una reliquia....
Casalino Pierluigi, 21.07.2013 

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