Una favola che affonda nel mito e che è ricordata anche da Dante. Re Mida cui il dio Apollo aveva dato orecchie d'asino fu tradito dal suo barbiere che confidò il segreto del re ad una buca, dalla quale nacquero delle canne, che propalavano la notizia ad ogni soffio di vento. Allo stesso Mida il dio Bacco (il Dionisio dei Greci) aveva consentito di tramutare in oro tutto ciò che toccasse, ma trovandosi in tal modo privato del cibo, Mida supplicò il dio di liberarlo da quella condizione. Bacco, facendolo immergere nel fiume Pattolo, in Asia Minore (l'odierna Turchia), lo liberò dalla funesta disgrazia: da allora tale fiume contiene nelle sue acque infinite pagliuzze d'oro.
Casalino Pierluigi, 21.07.2013
Casalino Pierluigi, 21.07.2013
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