domenica 21 luglio 2013

EROS E VOLONTA'

Fillide, la donna che volle cavalcare Aristotele. Un episodio apparentemente bizzarro, scrive Dorella Cianci, su DOMENICA de Il Sole 24 ore di domenica 21 luglio 2013, che incuriosì molti autori a partire dal XIII secolo, di cui si trovano testimonianze antiche. Dalla donna Aristotele ebbe probabilmente anche un figlio. In fondo nelle biografie i Aristotele affiora spesso il nome di una certa Erpillide che non pochi identificano in Fillide. Hans Baldun Grien in "Fillide e Aristotele" rappresenta (1513) il filosofo che trotta nudo sull'erba a quattro zampe con Fillide sulla schiena. Una debolezza comprensibile anche in un genio come lo Stagirita. Dell'episodio ne parlano in molti. tra essi Enea Silvio Piccolomini, pio Papa Pio II, che evocano il comportamento di Aristotele, ricordando che il retore Alcifrone scrisse che il filosofo era diventato matto e si faceva dilapidare le sue sostanze da una ragazzina astuta. Analogamente si esprimono più tardi Eusebio di Cesarea e persino uno dei primi biografi di Aristotele, Diogene Laerzio, che fa cenno all'etéra di Megara detta Fillide. In realtà la ragazza era l'amante di Alessandro Magno, discepolo di Aristotele, al quale quest'ultimo aveva imposto di lasciarla perché fonte di distrazione. Ma i due giovani studiarono uno stratagemma per far perdere la testa al vecchio filosofo. Alessandro comunque non mancò mai di rappresentare un modello di allievo di Aristotele, soprattutto quando si confronterà con la cultura di Kailanos, il guru indù che dissertò con lui sulle ragioni della vita, finendo poi di lasciarsi morire tra le fiamme, per dimostrare disprezzo per le passioni umane.
Casalino Pierluigi, 21.07.2013

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