domenica 14 luglio 2013

L'Estetica artistica di VULA, Claudio Ughetti da Ventimiglia.

Non c'è dunque domanda più urgente per l'uomo, ci fa intendere VULA, di quella che interroga il tempo e la sua natura. L'arte è capace, forse ancor più della filosofia, di individuare sempre nuove domande, ma anche nuove risposte, su nuove idee di tempo. Dai dipinti di Giorgio De Chirico alla fotografia, arte temporale per antonomasia, che, come ci ha fato magistralmente notare Roland Barthes, non ci dice nulla sull'oggetto rappresentato, ma che spiega molto sul fatto che esso è "stato" e sul momento o meglio sull'istante in cui "è stato". Nelle opere, soprattutto le ultime, improntate ad un recupero consapevole dello stile e del messaggio metafisico, VULA ci fa capire, e tenta di rispondere a tale quesito, che la domanda dell'uomo oggi è quella di chiedere di tornare ad esperimentare dentro di sé - come all'epoca di Seneca, di Sant'Agostino, di Ibn Sina^ (Avicenna) - le infinite forme del tempo. In questo l'arte può aiutarlo, l'arte di VULA può aiutarlo. Vula non rimane quindi sulla soglia del tempo, la sua estetica non resta una riflessione soggettiva, ma si pone come nume tutelare che tenta di illuminare tale questione, tanto radicale, quanto concreta del rapporto tra l'Io e ciò che si manifesta in genere, attraverso l'esperienza del tempo.
Casalino Pierluigi, 14.07.2013

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