La passione di questa nuova stagione di VULA per il colore e anzi il colorismo è immediatamente percepibile attraverso un semplice sguardo, ma è ben chiaro, a un'osservazione approfondita, come ciò sia frutto di una meditata scelta di leitmotiv e non dalla semplice adesione ad un gusto soggettivo. La vena cromatica di Claudio Ughetti, detto VULA è la base di tutta la composizione compositiva dell'opera di questo artista ormai in piena effervescenza. Gli ultimi suoi quadri mostrano motivi quasi sopraffatti da un turchese del cielo che ridefinisce tutta la gamma cromatica del quadro in base ad un gioco di contrasti estremamente raffinato e sfumato e, nello stesso tempo, di notevole effetto immaginifico. La tendenza neo-metafisica di VULA traspare da te contrasto e lo stesso si può dire per l'interessante puzzle di tinte che recupera un simbolismo mitologico di contenuto e di prospettiva cosmica. L'uso del colore da parte di VULA sostituisce il chiaroscuro tradizionale e rivendica la propria centralità anche in seno alla ricerca cubista e neopoatafisica da cui l'artista muove: il tuffo nella dimensione neo-metafisica apre nuove strade espressive nell'opera di VULA. I lavori più recenti, infatti, segnano, infatti, il passaggio verso uno stile più compiutamente personale, affrancando l'autore dalle influenze nette delle scuole che via via ispirano il suo procedere. Il rapporto dei colori, con la prevalenza del turchese, rappresentano un momento dello sviluppo della produzione pittorica di VULA. La dialettica tra impulsi interiori e la loro rappresentazione formale trova una fase decisiva ormai nella ricerca neo-metafisica di Claudio Ughetti, detto VULA. La raffigurazione, dapprima simbolica si trasforma in neo-metafisica e punta attraverso tale esperienza a svelare in modo nuovo il ruolo dell'inconscio.
Casalino Pierluigi, 4.07.2013
Casalino Pierluigi, 4.07.2013
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