sabato 13 luglio 2013

Giulio Cesare e gli Ebrei a Roma

Le prime tracce ufficiali della presenza ebraica a Roma risalgono al 168 a.C., quando Giuda Maccabeo mandò Giasone, figlio di Eleazar ed Eupolemo, figlio di Jochanan a Roma a chiedere l'alleanza della potenza romana nella guerra contro i Seleucidi. Da allora i legami si infittirono e numerose ambascerie da Gerusalemme vennero a Roma. Ci fu il riconoscimento diplomatico dello Strato ebraico di Giudea da parte di Roma e dietro i diplomatici vennero i mercanti, i viaggiatori, gli studiosi e anche gli avventurieri. Intorno al 59 a.C. il gran numero di ebrei a Roma è testimoniato da Cicerone. La colonia ebraica si ampliò dopo le campagne di Pompeo e di Cesare. Ebrei giunsero nell'Urbe anche da altre regioni del Mediterraneo. Gli ebrei sostennero Giulio Cesare ed ottennero di non lavorare il sabato e di essere dispensati dal servizio militare. I successori di Cesare non si dimostrarono mai così benevoli con gli ebrei come il grande Romano.
L'assassinio di Cesare nel 44 a.C. gettò nel lutto gli ebrei romani, che avevano perduto in lui un grande e sincero amico.
Casalino Pierluigi, 13.07.2013

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