giovedì 31 dicembre 2015
DANTE E L'ISLAM. Articoli e commenti sul web su DANTE E L'ISLAM dello studioso ligure CASALINO PIERLUIGI, nato a Laigueglia il 29.06.1949. CASALIN PIERLUIGI si riallaccia anche al bel articolo di Paolo Di Stefano su IL CLUB DELLA CULTURA dal titolo LA MUSULMANA COMMEDIA e rinvia in proposito agli articoli dello stesso PIERLUIGI CASALINO sul web relativi a DANTE E L'ISLAM e a LE FONTI ISLAMICHE DELLA COMMEDIA
DANTE E L'ISLAM. L'averroismo di Dante ovvero "vedere Dio prima della morte" dello studioso ligure Casalino Pierluigi, nato a Laigueglia il 29 giugno 1949
Se la questione di Dante e l'Islam si poggia sopratutto sull'influenza della escatologia musulmana sulla struttura della Divina Commedia (intuizione di Asìn Palacios, confermata dal Cerulli, dalla Corti e infine dal Gargan) , in realtà l'influsso del pensiero arabo-islamico sulle idee di Dante è ben piu' ampio (leggi in proposito sul web gli articoli di CASALINO PIERLUIGI su DANTE E L'ISLAM). Sull'averroismo (vedi IBN RUSHD-AVERROE') di Dante, in particolare nella Commedia (non solo per il "vedere Dio prima della morte), anche chi scrive ha sul web dedicato interventi; e per su l'avicennismo (vedi anche IBN SINA-AVICENNA di Casalino Pierluigi, laddove si ricorda la teoria della luce e le anime in Dante). L'ammirazione di Dante per la filosofia arabo-islamica è grande e se ne coglie segni in tutte le sue opere come, del resto, evidenzia anche Maria Soresina in Dante e l'Islam, con la quale mi sono spesso complimentato).
CASALINO PIERLUIGI, scrittore e studioso ligure, nato a Laigueglia (SV) il 29 giugno 1949
CASALINO PIERLUIGI, scrittore e studioso ligure, nato a Laigueglia (SV) il 29 giugno 1949
mercoledì 30 dicembre 2015
martedì 29 dicembre 2015
DANTE E L'ISLAM negli articoli dello studioso ligure CASALINO PIERLUIGI, nativo di Laigueglia,su ALTERVISTA IN POCHE RIGHE, su ENNEPILIBRI:IL BLOG-SPAZIO AUTORI, SU ASINO ROSSO, SU ASINO ROSSO BLOG, SU TRANSFUTURISMO, su casalinopierluigi.bloog.it, su IL VOLO DI ICARO, su CENTRO DANTESCO DI RAVENNA e altri siti e blog sul web
LA FINE DEI GIOCHI NELL'ANTICHITA' di Casalino Pierluigi, studioso ligure, nativo di Laigueglia
Da molte testimonianze si rileva che lo svolgimento dei giochi fu condizionato dall'atteggiamento della Chiesa, ostile a tali manifestazioni. I vescovi furono da subito contrari agli spettacoli teatrali e a quelli dei mimi, con minacce di scomunica verso gli artisti e verso gli organizzatori di quegli eventi, ma anche nei confronti dei fedeli, che furono così convinti a starne lontani; il divieto, del resto, era tassativo per gli ecclesiasti: quest'ultima norma rimase in vigore in Occidente durante il Medioevo, quando venuto meno il teatro, i mimi continuarono ad esibirsi nel corso dei matrimoni. Ad Oriente, invece, la species mimica ebbe vita relativamente piu' lunga e, nonostante i divieti di Giustiniano (542, in qualche modo e sotto altre forme, durarono fino al IX secolo, mentre in Occidente, in condizioni diverse, continuarono ad esibirsi i mimi viarum, gli antenati, da un lato dei moderni artisti di piazza e dei clown del circo, da un altro dei trovatori che aprirono la strada alla nuova poesia europea, cui contribuirono pure temi e forme della lirica arabo-andalusa. Nel frattempo le scaenae frontes degli edifici teatrali in abbandono si sgretolavano e sulle gradinate nude e vuote sedeva ormai spettrale e impassibile il silenzio.
Casalino Pierluigi, studioso e autore ligure, nativo di Laigueglia,1949
Casalino Pierluigi, studioso e autore ligure, nativo di Laigueglia,1949
lunedì 28 dicembre 2015
domenica 27 dicembre 2015
sabato 26 dicembre 2015
venerdì 25 dicembre 2015
L'ARTE DELL'ISLAM dello studioso ligure Casalino Pierluigi, nativo di Laigueglia
L'arte, essendo l'espressione sincero del pensiero e del gusto di un popolo e di un paese, ha il pregio e la facoltà di dimostrarci più chiaramente di altri elementi il grado di sviluppo di una civiltà.Soprattutto se questa civiltà non è più viva ed operante. L'Islam, infatti, pur essendo vivo ed attivo, ha cessato, per un complesso di cause, dal produrre delle espressioni artistiche originali e degne di speciale menzione, nonostante l'irrompere della modernità. (vedi L'ARTE DELL'ISLAM di Casalino Pierluigi, Asino Rosso)
Casalino Pierluigi, 15.07.2025.
Casalino Pierluigi, 15.07.2025.
IBN RUSHD (L'AVERROE' DEI LATINI) E IL POTERE DELL'IMMAGINAZIONE dello studioso ligure Casalino Pierluigi, nativo di Laigueglia
I neuroni specchio saranno, ha scritto un grande scienziato, quello che il dna è stato per la biologia. I neuroni a specchio, dunque, sono quei neuroni che si attivano quando un individuo compie un'azione e quando l'individuo osserva la stessa azione compiuta da un altro individuo. La scoperta ha gettato le basi per nuove scoperte e molti esperimenti hanno confermato la validità pratica di essa e, come conseguenza, il potere dell'immaginazione. San Francesco d'Assisi diceva che ogni nostra parola o pensiero può trasformarsi in profezia. La programmazione delle nostre idee ed azioni trasforma la nostra vita in un teatro in cui ognuno di noi interpreta un proprio ruolo. Considerazioni, tutte queste, che rendono attuale la speculazione di Ibn Rushd (l'Averroè dei latini), al cui contenuto rinvio. Invito, in proposito, a leggere sull'argomento i miei interventi sul pensiero dello stesso Ibn Rushd sul web, in particolare IMMAGINAZIONE E CONOSCENZA di Casalino Pierluigi su Ennepilibri:il Blog-Spazio Autori e su Asino Rossso, oltre che su casalinopierluigi.bloog.it
Casalin Pierluigi, 25.12.2015
Casalin Pierluigi, 25.12.2015
DANTE E L'ISLAM dello studioso ligure Casalino Pierluigi, nativo di Laigueglia
Anche il Sommo Poeta, così radicato nella cultura e nella Fede Cristiana, era ben consapevole (oltre che grande ammiratore ed interprete) del rilevante debito intellettuale che l'Europa medievale aveva contratto con l'altra sponda del Mediterraneo, con la quale, peraltro manteneva fecondi rapporti non solo ideali, ma commerciali. In relazione a ciò, Dante pone al Limbo, e non dunque all'Inferno (dove colloca Maometto), i grandi pensatori dell'Islam Avicenna (Ibn Sina) e Averroè (Ibn Rushd), dei quali fu anche tributario in alcune sue tesi, e persino quel celebre condottiero musulmano, Saladino, che strappò Gerusalemme ai Crociati, ma che si distinse per le sue doti umane e morali. Non si può, tuttavia, parlare di Dante e l'Islam, senza ricordare gli straordinari e probabili influssi sulla Divina Commedia dell'escatologia musulmana. Su tale influenza si espresse già con mirabile intuito Asìn Palacios nel 1919, la cui tesi fu a lungo avversata dalla critica dantesca tradizionale. Di recente, comunque, il rapporto tra Dante e l'Islam è stato oggetto di rinnovato interesse, dopo gli studi del Cerulli, di Maria Corti, e soprattutto, infine, di Luciano Gargan. Quest'ultimo sembra aver finalmente risolto positivamente una questione controversa quale la conoscenza diretta di Dante del Liber Scalae, confermando, attraverso il ritrovamento di una copia di tale testo presso l'archivio duecentesco dei Domenicani dell'Università di Bologna, la possibilità di una sua lettura da parte del Sommo Poeta, la cui originalità e grandezza di genio troverebbe una ulteriore prova proprio dalla capacità dell'Autore di interpretare e rivisitare il patrimonio intellettuale dell'epoca in cui visse, compreso quello islamico.
Casalino Pierluigi, Laigueglia, 1949
Casalino Pierluigi, Laigueglia, 1949
giovedì 24 dicembre 2015
CASALINO PIERLUIGI AUTORE E STUDIOSO LIGURE NATIVO DI LAIGUEGLIA HA SCRITTO LIBRI DI GEOPOLITICA, IL TEMPO E LA MEMORIA OVVERO LA STORIA DI MICHELE CASALINO, ARTICOLI, COMMENTI E RIFLESSIONI SU ARGOMENTI DIVERSI, DALLA FILOSOFIA ALLA STORIA, ALL'ARTE, AL FUTURISMO, A DANTE ALIGHIERI, ALL'ISLAM, ALLA RUSSIA, ALLA CINA, ALL'INDIA, AL MONDO EBRAICO E AD ALTRI ARGOMENTI
LA MONARCHIA DI DANTE di Casalino Pierluigi, studioso ligure nativo di Laigueglia
L'unico trattato compiuto di Dante è la Monarchia, opera che resta la più discussa tra quelle del Sommo Poeta, sia dal punto di vista cronologico, che da quello ideologico. Dante non ha certo inteso contrapporre, ma solo distinguere, senza estremizzare le posizioni e i ruoli, le due massime autorità spirituale spirituale e temporale, che si stavano allora collegando. La tesi dantesca si pone tra la teoria ghibellina e regalista, fatta propria da Filippo il Bello, della dipendenza del Papato all'autorità politica o imperiale e la dottrina curialista e teocratica promossa ed esaltata da Bonifacio VIII, della subordinazione gerarchica dell'Impero alla Chiesa. Dante, in realtà, respinge queste due tesi. E lo fa con decisione: propugna la divisione dei due poteri come la garanzia in indipendenza e sovranità delle due supreme istituzioni nelle singole pertinenze. Tuttavia Dante cerca di conciliare i due poteri in questione. Dante indaga, infatti, sul cammino della sapienza, significando che la società umana necessita di concordia e di tranquillità per convertire in atto le risorse e dell'intelletto possibile, in forza della prospettiva aristotelico-averroistica (già accolta nel Convivio) e chiaramente legata, tramite il collegamento al De Anima di Aristotele. Una tale pace, totale e globale, i rifà a quella di Augusto. Con l'imperatore romano si affermò la "pax universalis". Di tali considerazioni emerge un Dante laico e cosmico, moderno e profeta al tempo stesso, con aspetti ancora da scoprire del suo genio politico.
Casalino Pierluigi, 22, 12.2015
Casalino Pierluigi, 22, 12.2015
mercoledì 23 dicembre 2015
martedì 22 dicembre 2015
DANTE E L'ISLAM. Articoli e riflessioni sul web dello studioso ligure Casalino Pierluigi, nativo di Laigueglia, sull'influenza dell'escatologia musulmana sulla Divina Commedia di Dante, oltre che del pensiero arabo-islamico di Ibn Rushd (Averroè) e di Ibn Sina (Avicenna) sulle idee di Dante Alighieri.
I musulmani che salvano i cristiani in Iraq e in Somalia dai teroristi islamici rappresentano una bella pagine di storia e di cultura della tolleranza come avveniva al tempo dell'Islam classico, che ben più elevato in civiltà, consentiva un pluralismo che i degeneri seguaci del modern salafismo islamico radicale ignorano. Così Giuseppe et relata refero. Casalino Pierluigi, 22.12.2015
Inaudita ed inaccettabile la decisione del sultano del Brunei di vietare, pena 5 anni carcere, la celebrazione nel suo Paese del Santo Natale: altra aberrante decisione che va di pari passo con l'intolleranza dell'Arabia Saudita e dei suoi satelliti: In Occidente questo signore e così i suoi colleghi sauditi vivono nel lusso, bevono champagne, si concedono ogni libertà e, alla faccia nostra, decretano la legge coranica a casa loro, mentre da noi, dove vige la democrazia, i musulmani possono celebrare le loro feste in tutta tranquillità: Ecco, dice Giuseppe, il controsenso di un Occidente stupido e decadente! Et relata refero Casalino Pierluigi
lunedì 21 dicembre 2015
IL LEGISLATORE ITALIANO INCAPACE E ILLOGICO E SPESSO PUNITIVO DEL POPOLO ITALIANO CHE PERCEPISCE L'INADEGUATEZZA DI LEGGI NON DI RADO SBAGLIATE E INCOMPLETE E PRODOTTE SOLO SCOPO DI PIACERE ALLE BANCHE O AD ALTRI SEGRETI INTERESSI: FIN QUI GIUSEPPE IL GRILLO PARLANTE D'ITALIA ET RELATA REFERO. Casalino Pierluigi, 21.12.2015
QUALE ISLAM? IL RUOLO DI AHMED EL-TAYYEB
Uno dei grandi ed irrisolti problemi dell'Islam sunnita (diversa e comunque non risolvibile e non nel contenzioso politico strategico tra Arabia Saudita ed Iran, oltre che nel secolare dissidio tra sunniti e sciiti) è quello della mancanza di una figura apicale e di riferimento, al pari di quello che rappresenta il Papa per la Chiesa Cattolica Romana: in altri termini di una voce autorevole e meritevole di alta considerazione spirituale, culturale e politica che sia in grado di indicare la via, cioè una rotta sicura e "assoluta". Il grande imam el-Tayyeb dell'Università del Cairo è l'autorità religiosa che più si avvicina a tale ruolo e a tale vocazione, sicuramente l'unica autorità di questo tipo, una vera e propria istituzione vivente. El-Tayyeb ha fermamente condannato gli jihadisti del Daesh o Isis, come si dice in Occidente, ma non nei paesi arabi e in Francia. L'imam el-Tayyeb ha in più occasioni e solennemente ammonito tutti gli ulema presenti nelle circostanze a combattere gli estremisti che diffondono interpretazioni corrotte del Corano e della vita del Profeta. Parole chiare, decise e moderate, che evidenziano l'esistenza di un Islam moderato e quindi da seguire con la massima attenzione. E ciò nonostante le derive, prevalentemente innaturali e fondate su segrete regie politiche, non di rado connesse a responsabilità di quello stesso nostro Occidente che condanna un fenomeno così infame come il terrorismo islamico.
Casalino Pierluigi, Laigueglia, 1949
Casalino Pierluigi, Laigueglia, 1949
domenica 20 dicembre 2015
LEVIATHAN, Hobbes, By Casalino Pierluigi, Laigueglia, 1949, on the web.
Indroduction and outlines on casalinopierluigi.bloog.it and on Asino Rosso, by Casalino Pierluigi
sabato 19 dicembre 2015
THOMAS HOBBES by Casalino Pierluigi, Laigueglia, 1949
Thomas Hobbes (1588-1679), though he wrote on a wide range of philoophical problems, was primarily a political theorist, one of the earliest as well as one of the greatest English writers on the problems of governement. Hobbes's ruthless depiction of the evils of the "state of nature" was used by him as central to this argument in favour of absolute rule: but, though few readers have ever been prepared to follow his argument to that unpopular conclusion, the relentless realism of his approach to the problems of social organisation has exerted a continuing influence on later thinkers. His own thought was inavitably conditioned by his personal experience of civil war and political disorder, but ha proved powerful enough to transcend the limitation of hi hitorical origins:it also gains much from the striking, often ironic, epigrammatic style which is so apt an expression of Hobbes's temperament.
Casalino Pierluigi, on December, 18th, 2015....
Casalino Pierluigi, on December, 18th, 2015....
LA FELICITA' MENTALE di Casalino Pierluigi, studioso ligure, nativo di Laigueglia, sul web
La felicità mentale rappresenta un modo nuovo di interpretare le riflessioni di Dante e Cavalcanti, proiettati sul palcoscenico della grande cultura del XIII secolo, percorso da importanti testi di origine greca e arabo-islamica. Si tratta di un approccio nuovo e di straordinario valore nei confronti del meditare di questi due pilastri della poesia italiana del Duecento (vedi sul web gli articoli dell'autore e studioso ligure Casalino Pierluigi, nativo di Laigueglia, dedicati alla Felicità Mantale, specialmente Asino Rosso e Asino Rosso Blog).
Casalino Pierluigi, Laigueglia, 19.12.2015
Casalino Pierluigi, Laigueglia, 19.12.2015
JJ ROUSSEAU ET LE PEUPLE par Casalino Pierluigi, Laigueglia, 1949
Rousseau compose selon E'mile le genre humain:"C'est qui n'est pas peuple esi si peu de chose que ce n'est pas la pein de le compter. L'homme est le me^me dans tous les états; si cela est, les états les plus nombreux méritent le plus de respect....Le peuple se montre tel qu'il est, et n'est pas aimable; mais il faut bien que les gens du monde se déguisent; 'ils se montraient tels qu'ils sont, ils feraient horreur". Garant absolu de la loi, selon Du contract social, que lorsque "le peuple statue sur tout le peuple". (JJ Rousseau par Casalino Pierluigi, Asino Rosso, Asino Rosso blog).
Casalino Pierluigi, Laigueglia, 1949: 19.12.2015
Casalino Pierluigi, Laigueglia, 1949: 19.12.2015
venerdì 18 dicembre 2015
IL MISTICISMO DI FILONE D'ALESANDRIA di Casalino Pierluigi, studioso ligure, nativo di Laigueglia
Sul ramo mistico del Giudaismo Ellenistico si è scritto molto, anche in relazione alla sua diversità da quello Palestinese. Quest'ultimo, che include anche quello Babilonese, è certamente di gran lunga il più importante, ed il suo significato nello sviluppo del Giudaismo posteriore eclissa totalmente quello dell'Ebraismo Ellenistico, il quale, a dire il vero, esercitò la sua influenza piuttosto sul Cristianesimo che non sul Giudaismo. Inoltre le recenti ricerche storiche hanno dimostrato quanto frequenti e feconde fossero i rapporti, nei primi secoli dell'era cristiana, tra i dotti giudaici della Palestina e quelli di Alessandria, essendo quest'ultima città il più grande centro ellenistico allora predominante. Un notevole esempio di tale fusione di idee fu quello di Filone Ebreo d'Alessandria, nella cui esperienza rientrano elementi diversi, da quelli platonici a quelli stoici, a quelli rabbinici, sempre in modo armonico. Il tentare un esame approfondito del pensiero di Filone esula da questa nota, ma basterebbe fare cenno a qualche spunto relativo all'idea del Logos, che, in ragione della sua affinità con la Haggadah, è importante per una giusta comprensione del misticismo ebraico in genere. Le concezioni di Filone Ebreo, per concludere, si svolgono lungo una linea molto simile. Sull'argomento, peraltro, rinvio ai miei interventi su Asino Rosso e su Asino Rosso blog.
Casalino Pierluigi, studioso ligure, nativo di Laigueglia, 1949.
18.12.2015
Casalino Pierluigi, studioso ligure, nativo di Laigueglia, 1949.
18.12.2015
I DIVIETI ALIMENTARI NELLA TRADIZIONE ISLAMICA. CURIOSITA' E LUOGHI COMUNI.
Al pari di quella ebraica, la tradizione islamica proibisce di mangiare carne di maiale e i suoi derivati, che comunque vengono consumati, ricavandoli da altre carni, se pur macellate secondo il rito musulmano. Il significato di questo antichissimo divieto è sconosciuto, anche se si fanno molte ipotesi, fra cui quella classica o igienistica, è una delle meno attendibili, perché la carne di maiale non è più grassa di tante altre carni rosse. Un'ipotesi fantasiosa, ma certamente più attendibile, è quella che tale divieto si poggi sul fatto che, come confermano le ricerche scientifiche recenti (anche finalizzate ai trapianti), si conoscesse già in antico la grande affinità biologica tra il corpo umano e quello suino. E' pure vietato il consumo delle carni degli uccelli carnivori come gli uccelli rapaci, il leone, la tigre et cetera. In caso di necessità, comunque, specialmente durante i viaggi, mangiare ogni tipo di carne, senza alcuna eccezione. Inoltre, la tradizione islamica richiede per le carni che è lecito mangiare una macellazione rituale, come sopra detto, che prevede la fuoruscita, il più completa possibile, del sangue dal corpo dell'animale. Tuttavia, il musulmano che non vive in Paese islamico è esentato da questo obbligo e può mangiare, a quanto pare, le carni del posto, escluso naturalmente il maiale. In Occidente, Italia compresa, si sono moltiplicate le macellerie islamiche (halàl) e anche i ristoranti che servono carne macellata secondo il rito halàl. Del resto, molti occidentali considerano la carne hlàl ancor più sana di quella che si consuma normalmente, perché la fuoruscita del sangue, prima della cottura, impedisce l'assunzione delle tossine in esso contenute. In ogni caso la tradizione islamica prevede che l'alimentazione sia parca, come parco era il Profeta Maometto. Nulla impedisce che il musulmano sia vegetariano, se lo desidera. E' anche vietata l'assunzione di bevande alcooliche, come si dice nel Corano, anche se lo stesso Corano ammette che si possano consumare in caso di necessità (da parte delle persone malate), in assenza di bevande alternative. Nel contesto coranico si fa divieto anche al gioco d'azzardo e alle pratiche di divinazione e si invita al contrario a preservare l'integrità psicofisica e ad attenersi alla vita dura e morigerata in ricordo delle abitudini del deserto, inizialmente depositarie del messaggio islamico. I musulmani non praticanti, fra cui molti immigrati, non rispettano tali regole, anche e è più facile che trasgrediscano al divieto di bere che a quello di mangiare carne di maiale.
Casalino Pierluigi, Laigueglia, 1949, autore ligure, nativo di Laigueglia
Casalino Pierluigi, Laigueglia, 1949, autore ligure, nativo di Laigueglia
FASCINO LIGURE 2015
Come nei suoi tempi migliori anche questa lunga stagione autunnale, e ormai quasi invernale, sembra confermare la grazia di questa terra baciata dal sole e bagnata dal mare, che non conosce la xylella e dove ancora si continua a bacchiare le olive, dalla Riviera all'entroterra e nel lucido tepore ci si avvia a celebrare il Natale. Dalle montagne più alte si domina tutto il Golfo ligure e i spazia con lo sguardo ad ovest verso le isole che sorgono davanti a Cannes e ad est verso il tratto di costa di Levante che si allunga alla Toscana. Una terra, la nostra, con i suoi profumi e con i suoi sapori, con le sue sensazioni, con le sue straordinarie atmosfere, con il suo romantico richiamo. L'ultimo regale di questa magia sarà, se mai sarà, la luna piena fredda di Natale, la prima dal 1977 e l'ultima, e le condizioni meteorologiche lo consentiranno, prima del 2034: una luna che si offre bene augurante, un auspicio che sfati la diceria di un anno, quello nuovo, che si annuncia bisesto.
Casalino Pierluigi, Laigueglia, 1949
Casalino Pierluigi, Laigueglia, 1949
18 dicembre 2015 Renzi contro Germania e austerità. I governi italiani sono sempre subalterni, dice Giuseppe, ma questa volta un plauso a Renzi che batte i pugni sul tavolo ad un'Europa matrigna, in cui gli stati forti continuano a fare i loro interessi. W l'Italia come sempre! Et relata refero Casalino Pierluigi, 18.12.2015
giovedì 17 dicembre 2015
mercoledì 16 dicembre 2015
martedì 15 dicembre 2015
FABRIZIO DE ANDRE' DELL'AUTORE LIGURE CASALINO PIERLUIGI NATIVO DI LAIGUEGLIA
Qualcuno ha scritto che l'ateismo mitico di Fabrizio De André lo avrebbe reo ospite del Cortile dei Gentili. Se Chagall definiva la Bibbia un grande alfabeto della speranza, le pagine pittoriche del Caravaggio emozionano e provocano sensazioni e sconcerto in un contesto drammatico che anch'esso recupera il messaggio salvifico del Vangelo. De André si colloca tra i due artisti e canta lo spirito dell'uomo con un'arte originalissima e di passionale intelligenza.
Casalino Pierluigi, 15.12.2015
Casalino Pierluigi, 15.12.2015
IL PRIMO ISLAM DALL'ARABIA AL NORD AFRICA, ALLA PENISOLA IBERICA, ALL'EUROPA
Lasciata alle spalle la storica frammentazione e divisione grazie alla rivelazione coranica e alla guida di Maometto, nel VII e nel'VIII secolo, la comunità musulmana affermò la propria autorità sull'intera Arabia e sul Medio Oriente (Palestina, Egitto e Persia, scontrandosi con le armate bizantine e persiane, alle quali sottrasse appunto vasti territori fino a spingersi in Occidente. Conquistato il Nord Africa, conteso alle popolazioni berbere con una lotta che costituisce un capitolo rilevante nella storia della diffusione dell'Islam, gli Arabi si affacciarono sulla Penisola Iberica. Domata, infatti, la rivolta berbera e, avvalendosi del decisivo contributo degli antichi nemici, l'immenso impero arabo-musulmano spiccò un ulteriore salto verso la Spagna e l'Europa meridionale. Non mancarono poi nelle fasi di questa prodigioso avanzata momenti di corruzione e di dissesto economico della Spagna islamica, dovuti all'assenza di una unità politica. Si andarono formando, anche in Nord Africa, diverse colonie arabe e berbere in base alle origini tribali, alle aree di insediamento e all'epoca d'arrivo: tutte circostanze che condussero all'avvicendamento di nuove dinastie anche berbere, con crescente distacco dal centro islamico di Siria e risentimento di al-Andalus nei confronti di Damasco, che sfociarono nella divisione in seno alla comunità araba originaria. E si assistette all'affermarsi di una dinastia Omayyade in Spagna, dopo che la stessa era stata travolta dagli Abassidi.
Casalino Pierluigi, 1949, Laigueglia
Casalino Pierluigi, 1949, Laigueglia
LO JIHAD E' FIGLIO DEI TOTALITARISMI DEL NOVECENTO E SI RIFA' PIU' A MEIN KAMPF E AL LIBRETTO ROSSO DI MAO CHE AL CORANO
Tale affermazione viene confermata dalle gesta sciagurate di gente che non ha mai letto il Corano e che si prefigge di applicarlo, tradendone lo spirito e la lettera, dimenticando anche, e lo dico da cristiano, che la scienza della critica del testo coranico è già attiva da tempo nell'Islam, che, in questo modo, ha posato finalmente la tesi della interpretazione storica di quanto scritto nel libro sacro dei musulmani.
Casalino Pierluigi, Laigueglia, 1949
Casalino Pierluigi, Laigueglia, 1949
L'ALBA DELL'ARTE MODERNA
Il primo merito della pittura è quello di essere una festa per gli occhi, diceva il pittore romantico francese Delacroix, autore che è considerato a giusta ragione il fondatore dell'avanguardia pittorica che ha influenzato artisti moderni, come Cézanne (vedi Cézanne di Casalino Pierluigi, su Altervista in poche righe) e Pierre-Auguste Renoir. Autori, questi ultimi, che hanno riscoperto aspetti vitali della propria pittura guardando i suoi poetici soggetti e la sua tecnica creativa lussureggiante e ricca di colori abbaglianti. Un processo straordinario che muove da Cézanne, appunto, a Van Gogh (vedi Van Ghog di Casalino Pierluigi, sul web). Infine, Delacroix ha conferito alle sue figure orientali grazia, statura e "allure" di grande fascinazione: circostanza che si è estesa anche ad autori come Picasso. In proposito vengono in mente opere come Convulsionist on Tangeri, 1838 e altre ancora come quelle che ci descrivono le Donne d'Algeri nei loro appartamenti, oltre che Arab Festival (1881).
Casalino Pierluigi, Laigueglia, 1949.
Casalino Pierluigi, Laigueglia, 1949.
IL NUOVO ANTISEMITISMO E' ANCORA PIU' PERICOLOSO DI QUELLO DEL PASSATO E L'OCCIDENTE DOVREBBE FERMARLO PRIMA CHE SIA TROPPO TARDI
La nostra libertà d'espressione u cui si fonda la civiltà moderna è in pericolo, in un grave pericolo. Quasi si percepisce un clima da ultima spiaggia, dopo i reiterati attentati alla libertà di parola che vengono dalle minacce dell'integralismo islamico (vedi i casi di Salman Ruhdie e di Benedetto XVI, ma anche quelli più recenti e ben più tragici), ma anche da un rigurgito antisemitico di intollerante stupidità, soprattutto perché non si origina dal basso, ma dalle élites, dai media e dalle università. E'un clima, dunque, da anni 30, forse più insidioso e perverso, che ripete quelle sconsiderate gesta di cui furono autori i nazisti (le vignette contro gli ebrei nella Germania hitleriana) e sovietici (l'odio dei circoli intellettuali russi contro il "cosmopolitismo degli ebrei", ma anche ambienti culturali nostrani, di cui facevano parti uomini come Norberto Bobbio e Concetto Marchesi, tutti padri nobili della sinistra italiana, che, durante il fascismo, firmarono disinvoltamente il questionario di regime sulla "razza ebraica". Oggi qualche mente malata pensa davvero che Israele e Gerusalemme siano sacrificabili e autorevoli esponenti del mondo accademico in Occidente chiedono di interrompere ogni rapporto con Tel Aviv, in una sorta di orgiastica ricerca di autolesionismo, perché tale è questa scelta, che combatte chi invece difende la libertà. I segnali di questo pericolosissimo trend sono molti e crescenti al punto di constatare che la stessa moderata regina d'Inghilterra e il principe Carlo non abbiano mai messo piede in Israele, mentre, al contrario, si recano spesso in Paesi che non rispettano, per naturale vocazione, i diritti civili, quali l'ineffabile Arabia Saudita, da cui nascono tutti i fiumi dell'eversione salafita, che avvelena anche l'Islam tradizionale e ben pensante. Non c'è più pudore.Le frontiere di Israele sono le nostre frontiere. Nessuno è senza difetti e anche Israele ne ha, ma di qui a lasciarsi trascinare in questa deriva di antisemitismo insensato ce ne corre. Occorre dunque fermarsi sull'orlo di un precipizio che non può che portarci alla roivina.
Casalino Pierluigi, 15.12.2015
Casalino Pierluigi, 15.12.2015
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