La letteratura di fabbrica è ormai tramontata e non spiega più nulla: come l'arte sacra che cercava di spiegare tutto con se stessa, anche la letteratura, e anche l'arte di fabbrica, figlie di un'epoca e di un senso comune dominanti , cercavano di ricondurre la realtà, tutta la realtà, in quella logica. L'estinzione del proletariato industriale ne è la prova. L'arte di VULA (Claudio Ughetti da Ventimiglia), invece, mira a interpretare un mondo di ben altre definizioni, quello mai traducibile a pieno, quello della coscienza e delle sue inarrivabili dimensioni....Casalino Pierluigi, 29.06.2013
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