La Maona era un'associazione di assistenza presente nelle colonie genovesi e negli altri fondaci d'oltremare che la Repubblica Ligure manteneva in tutto il Mediterraneo e nell'Africa Nord Occidentale, ma anche in Oriente. Il termine deriva dalla parola araba "mauam" che vuol dire assistenza. Veniva concessa da Genova a tutti quei liguri che ne erano degni e che potevano ovviamente pagare. Quella di Chio (Scio), isola attualmente greca a breve distanza dalla penisola anatolica turca di fronte a Smirne, fu per oltre due secoli (fino al 1566) in mano ai Giustiniani che estraevano il mastice dai tronchi di lentisco, coltivavano il gelso per la fabbricazione della seta e prendevano l'allume dalle due Focee. Il porto principale dell'isola, la cui conformazione è come quella di Portofino, si chiamava "Porto Delphino". Forme di Maona furono concesse a quei liguri, come quelli che con le diverse marinerie commerciali e da pesca raggiungevano porti e insenature sull'altra riva del Mediterraneo e sulla costa atlantica del Nord Africa e anche nelle isole vicine come le Canarie, Capo Verde ed altri arcipelaghi. In Marocco fondaci con il diritto di Maona erano individuati in città come Safi, Tetuan, Tangeri, ad esempio, e nei possedimenti spagnoli e portoghesi in quella regione (sanremesi ed altri liguri hanno operato in tali condizioni favorevoli, creando anche quartieri, hay in arabo). Numerose furono le spedizioni punitive sul piano militari di genovesi e liguri in genere contro chi metteva a rischio questi privilegi della Repubblica, procurando perdite economiche notevoli. Di azioni contro potentati locali da parte ligure se ne ricordano molte.
Casalino Pierluigi, 19.05.2014
Casalino Pierluigi, 19.05.2014
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