lunedì 21 marzo 2022

1922-2022. Lo spirito di Rapallo (Rapallo Geist)

La storia d'Europa tra le due guerre mondiali ruoto' intorno al problema tedesco, forse esaltandone esageratamente l'importanza. Un problema che andava dalla spinosa questione delle riparazioni di guerra, al divieto di riarmo e ad altre tematiche minori. A dire il vero le richieste dell'Ungheria fecero più chiasso di quelle tedesche, così come quelle dell'Italia, offesa per gli scarsi risultati ottenuti per la sua partecipazione al primo conflitto mondiale, ma che a erano più eco sui giornali che nella realtà. Per risolvere il problema tedesco, ma soprattutto per ridare al Vecchio Continente e al mondo intero la possibilità di una concreta ripresa economica, venne convocata la Conferenza di Genova nella tarda primavera del 1922. A tale vertice non parteciparono gli Stati Uniti, che ritenevano inutile l'incontro  mentre furono presenti russi e tedeschi, i due reietti della politica internazionale, dopo la sconfitta della Germania imperiale e l'uscita dalla guerra della Russia bolscevica. I rappresentanti di esse, Rathenau e Cicerin raggiunsero un accordo segreto a Rapallo che evitava l'isolamento della Russia sovietica che si impegnava ad ospitare centri di produzione e di riarmo tedeschi sul proprio territorio secondo uno schema reciprocamente vantaggioso. Se pur forse le intese non fossero sincere, ciò si rivelò un momento decisivo per sminuire il problema tedesco, ma anche quello russo. Infatti il pericolo bolscevico era stato fermato alle porte di Varsavia dai polacchi e fu meno insidioso di quello zarista per l'Europa e l'Occidente in genere, nonostante le mosse spionistiche del governo sovietico e propagandistico nel mondo. I due contraenti parteciparano alla conferenza genovese, pur sospettando di essere ingannati. La Germania pensava di essere associata allo sfruttamento economico della Russia e la Russia pensava di dover chiedere risarcimento alla Germania. In realtà il trattato di Rapallo evitò una nuova crociata contro i sovietici e la rinascita della Triplice Alleanza, con molte chiacchiere sulle riparazioni tedesche. Nessuno poi intendeva reinserire la Russia nel concerto delle potenze, essendo stata già dai tempi zaristi un problema per l'Occidente. D'altra parte se i russi potevano essere di contrappeso ai tedeschi, ora se mai appariva utile il contrario.
Casalino Pierluigi 

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