Galleria di figure femminili. Presenze arcane, personalità eteree e inquietanti, ieratiche e sensuali, drammatiche e rassicuranti, dominatrici e seducenti, fantastiche visioni notturne, iniziatiche, sacrali e arcane, proiezioni delle profondità dell'animo femminile. Angeli e demoni, dee e regine, papesse e vestali, sinuose ispiratrici d'amore e d'odio, rappresentazioni del principio e della fine della storia, protagoniste assolute della scena, mediatrici tra la natura e lo spirito, tra l'eternità e il tempo, suadenti ed ebbre creature dell'inconscio, immagini distruttive e affascinanti, profili oranti e devastanti di donne talvolta improbabili, remore, salvifiche ed angoscianti. Si aprono, attraverso di esse, scenari crepuscolari, dimensioni egemoni e totali dell'universo femminile: Simboli che scorrono in caleidoscopi di colori e di contrasti. Magie e perfidie si alternano tra conturbanti evocazioni oniriche in una teoria di luci e di ombre, fasci di arabeschi inestricabili della mente. L'eterno femminino è proposto in un ricorrente e serrato cromatismo lunare di sensazioni, di emozioni e di impressioni. Una realtà che si muove in un vortice incessante di seni immensi, di suggestioni voluttuose e ingombranti dell'immaginario ancestrale della civiltà. Seni che rivelano un'irrinunciabile ricerca del culto femminile, potenzialità originaria, esoterica ed irresistibile del senso dell'altra metà del cielo. Susseguirsi di donne, avvolgenti, segnate da chiaroscuri sfuggenti, linee e curve indecifrabili, ma radice ed espressione dell'idea di donna. Vedute e spaccati di un mondo segreto. Atmosfere volutamente irreali, trasognate, tentatrici, che propongono, nel loro divenire, interrogativi sul futuro di sentirsi donna. Susseguirsi di forme concentriche, interrogativi senza fine. Cuore sensibile del mondo è la donna per l'imperiese Angela Demaurizi, pittrice originale dal tratto creativo. Insegue e descrive modelli non equivoci della fenomenologia femminile, pervasi da ossessioni mistiche, teosofiche, sfide mai sopite, realtà antagoniste e frustrazioni sempre in procinto di esplodere o di ricomporsi in manifestazioni inattese. Si tratta di una rassegna meticolosa dalle disinvolte frequentazioni culturali. E' l'invenzione della donna, la sua rivisitazione, il suo apparire con ipotesi nuove ed antiche. Opere senza titolo, mute ed eloquenti al tempo stesso, raffiguranti le regioni ignote e disperse della donna. Atteggiamenti adoranti e dissacranti, trasgressive e spiritualmente difformi, evanescenti e voluttuose. Provocazioni tutte da scoprire, anzi da riscoprire. Giorno dopo giorno un invito a percorrere e ripercorrere itinerari sconosciuti ed arcani. Per amarlo, adorarlo e forse odiarlo. Anche quando sembra non avere senso c'è un significato autentico. Questa è la lezione dell'artista imperiese.
Casalino Pierluigi, 21.11.2014
Casalino Pierluigi, 21.11.2014
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