La partecipazione dell'Italia fascista all'Exposition International des Arts et des Techniques di Parigi servì a Mussolini per consolidare l'immagine dell'Italia imperiale di fronte al mondo, esaltando il regime al potere e quelli che venivano riconosciuti da più parti, anche all'estero, come i successi del Fascismo. La Vittoria dell'Aria (del Cielo) di Arturo Martini, posta nell'atrio maggiore (quello d'onore) del padiglione italiano sulla Senna segnava il momento magico dell'Arma Azzurra e delle sue straordinarie trasvolate atlantiche, ma anche altre opere, dal mosaico azzurro di Sironi, L'Italia Fascista, più noto come L'Italia Corporativa. La serie di pannelli dell'artista ebreo Corrado Cagli, realizzati con la collaborazione di Afro Basadella, e poste sotto la vicina galleria porticata, vennero criticati per l'insufficiente rispetto nei confronti della "romanità" e criticati da Galeazzo Ciano, quindi rimossi (ma mai distrutti). Un elemento inquietante che anticipa le leggi razziali del 1938. Per il padiglione della Compagnia di Navigazione Italia, installato su una zattera sulla Senna, Fontana realizzò quattro gruppi scultorei in gesso colorato, Vittoria Marinara, Marinai che salpano, La rotta del sole e la Dea del Mare, che simboleggiavano"tutto il fascino, la fora e il mistero del mare e della vita sul mare".
Casalino Pierluigi, 20.10.2013
Casalino Pierluigi, 20.10.2013
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