lunedì 28 ottobre 2013

"A volte ritornano". Il ripetersi nella Storia.

Negli Anni Venti e fino alla Grande Depressione del 1929-1933, gli Stati Uniti d'America ebbero la funzione di una calamita per il controllo delle monete del mondo intero. Ad uno studio serio della Storia non si può prescindere da tale aspetto che contribuiva a dare vita ad un'importante collaborazione internazionale sul piano economico, ma poneva in luce, al tempo stesso, le crescenti divergenti tra gli Stati. Quest'ultimo elemento spiega ancora oggi in maniera rilevante come la crisi del 1929-1933 e la successiva politica protezionistica adottata da molti paesi spingessero l'Europa verso una nuova guerra. Abbandonando il golden standard nel corso del primo conflitto mondiale, i principali paesi europei, Germania e Gran Bretagna in primo luogo, e, in Asia, il Giappone si lanciarono in una politica di livelli altissimi per gli armamenti , all'origine poi dell'aggressività del nazismo e del Sol Levante, e, contemporaneamente, della capacità di resistenza della Gran Bretagna. Ai giorni nostri, in condizioni di crisi, riemergono istanze del passato: assistiamo quindi al rilancio dell'immagine militarista del Giappone, in funzione anti-cinese, come allora, ma anche al riproporsi dell'antico Rapallo Gheist tra Germania e Russia dopo la lunga parentesi della guerra fredda e non è un caso che Angela Merkel sia in grado di parlare direttamente e disinvoltamente in russo con Putin, quasi resuscitando, in chiave attuale l'antica alleanza tra due paesi esterni al sistema di Versailles del 1919. Queste sono le questioni che tornano ad agitare la Storia, al punto che ,sotto molti aspetti, si giustamente affermare: A volte ritornano".
Casalino Pierluigi, 28.10.2013

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