sabato 21 settembre 2013

L'ITALIA E LE SUE PAROLE. Dante, la lingua italiana e i suoi mostri

In Italia nessuno si prende la responsabilità di nulla. La libertà è una parola che ha fatto il giro del mondo e che non è più tornata e dall'Italia non è nemmeno passata, dice Giuseppe, perché si è perso il senso del bello e Dante si rigira nella tomba. Nei duemila termini di massima frequenza, che sono il cuore della lingua del Bel Paese sono entrate di forza nel'uso corrente dei media: il guaio è, aggiunge Giuseppe, che la maggior parte di esse sono parolacce e televisione, internet, giornali et cetera sono diventati ricettacolo di vocaboli degeneri e volgari. Relata refero.
Casalino Pierluigi, 21.09.2013

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