La verità storica e la finzione, o meglio la fantasia, si incontrano, si intrecciano, diventano tutt'uno nella memoria singola e collettiva, così come nel racconto della cronaca e nella narrazione. E mentre in passato poesia, letteratura e memorialistica erano considerate fonti storiche attendibili, oggi la linea di demarcazione tra Storia e fiction è apparentemente più netta, anche se qualcuno ha tentato di recente di assimilare la fiction alla Storia (vedi la polemica di Arnaldo Momigliano contro questi storici da strapazzo). E ciò nonostante la narrativa, in questo caso la memorialistica, da a suo modo memoria appunto al tempo, registrandone le peculiarità, come un eredità o lascito da tramandare, che fa ponte tra passato e presente. in questo senso va letta La storia di Michele Casalino (IL TEMPO E LA MEMORIA, Casalino Pierluigi, Ennepilibri, Imperia, 2006), ripresa da Radio 24 de Il Sole 24 Ore (Intervista a Casalino Pierluigi). Gli elementi di verità storica nella narrazione coincidono con eventi di portata maggiore, confondendo il dramma dei singoli con quello collettivo.
Casalino Pierluigi, 27.09.2013
Casalino Pierluigi, 27.09.2013
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