domenica 26 dicembre 2021

A trent'anni dalla fine dell'URSS.


Se la Cina gioca d'azzardo sul quadrante internazionale nel nome di una mai spenta vocazione imperiale di stampo marxconfucianocapitalistica, la Russia, a sua volta, ripercorre, a trent'anni dalla fine dell'URSS, la propria storia, fondata sul prevalere del potere sulla comunità e sui singoli. Un ritorno al nazionalismo, dunque, con l'uomo forte Putin, nuovo zar, dispotico e intollerante di ogni dissenso, che rincorre l'affabulazione dell'Armata Rossa ed usa la Storia con abile capacità di falsificazione per promuoversi agli occhi del popolo russo. Un popolo russo che mostra, peraltro,inediti segnali e fermenti che rivendicano indipendenza e libertà da un vertice tradizionalmente messianico, slavofilo e autocratico.
Casalino Pierluigi 

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