Casalino Pierluigi
mercoledì 22 dicembre 2021
La Francesca da Rimini in Dante.
Francesca da Rimini è l'eroina cantata da Dante che tutti affascina, un'eroina moderna e dolente come il suo sfortunato compagno. L'argomento è fondamentale, ed è lo stesso Dante a dircelo e a impostarlo,sin dal momento in cui le racconta del suo innamoramento di Beatrice a nove anni in modo "esclusivo ed intensissimo più forte della morte": precisamente come sarà quello di Paolo e Francesca in Inferno, V. Precisamente, ma fino ad un certo punto. Perché mentre la Beatrice della Vita nuova è sublimata in angelo, Francesca, sebbene nella simpatia dantesca provi ad elevarsi, angelo proprio non è. Tra la Beatrice della Vita nuova e la Francesca della Commedia si svolge tutta la storia di "amore e di colpa" di Dante: la prima assume il carattere dell'amore disinteressato, la seconda incarna, invece, la colpa. Proprio in quel celebre passaggio esplode una passione erotica poco controllabile, che sembra congelare il progresso di Dante verso il ritorno di Beatrice in Purgatorio XX. Tutte le contraddizioni dell'amor cortese e dei cuori gentili emergono qui, in una delle pagine più famose al mondo della Divina Commedia: dove dominano Eros e Thanatos e dove ai due "paion si al vento leggieri" è contrapposta la pesantezza del Sommo Poeta, il quale dopo il racconto cade svenuto a terra " come corpo morto cade". Così descritto e fatale è quel racconto dal triplice Amore dell'inizio al punto cruciale del bacio e al termine della lettura dei due amanti, che esso risuona nei secoli. E nel quale emergono i frammenti del primo discorso di Francesca a Dante: "...che parlar vi piace...mentreche' il vento, come si fa, tace.
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