lunedì 30 marzo 2020
Pierluigi Casalino blog 2020L’ESTREMO ORIENTE: SISTEMAZIONE POLITICA A YALTA, LA COREA.Scritto ilDICEMBRE 31, 2011 L’ESTREMO ORIENTE: SISTEMAZIONE POLITICA A YALTA, LA COREA.L’8 febbraio 1945, durante la Conferenza di Yalta, Roosevelt e Stalin discussero sullo stato della guerra in Estremo Oriente in un incontro privato. Prima di rivolgere l’attenzione agli obiettivi politici sovietici, Roosevelt accusò sia la Gran Bretagna che la Francia, mettendo in dubbio il loro diritto di esercitare una qualsiasi influenza in Asia dopo la fine del conflitto. In particolare, egli criticò la Gran Bretagna ogni volta che era possibile. Riferendosi ad una proposta di vendita di navi alla Russia al termine della guerra, Roosevelt disse a Stalin che gli inglesi non vendevano mai nulla senza esigere un interesse. Il presidente americano fece capire che egli si comportava diversamente. Stalin manifestò la sua gratitudine. Roosevelt espresse la speranza che la Russia sovietica “si sarebbe ampiamente interessata alla corsa per la marina mercantile”, l’interesse della Gran Bretagna per la marina mercantile era noto. Inoltre egli osservò che la Gran Bretagna avrebbe dovuto cedere Hong Kong alla Cina. Pur rendendosi conto che Churchill avrebbe opposto forti obiezioni (Hong Kong tornerà finalmente alla Cina di Deng Xiaoping solo nel 1997, allo scadere della sovranità di Londra sulla sua ex colonia). La questione della Corea era delicata. La Russia diffidava dei Cinesi, soprattutto dei Comunisti Cinesi di Mao Zedong, il cui atteggiamento nazionalista(e finalizzato al recupero di tutti i territori ex cinesi, anche quelli sottratti alla Cina dalla Russia zarista) era considerato una minaccia per gli interessi di Mosca, ben superiore a quello tenuto da Chiang Kai-Shek, alleato comunque di lungo corso dei Russi. I sospetti di Stalin risalivano, infatti, agli Anni Venti, quando, in barba all’internazionalismo proletario, i sovietici decisero di privilegiare i loro rapporti con i Nazionalisti del Guomindang, a scapito di quelli con i Comunisti Dei timori dei Russi nei confronti dei Comunisti Cinesi era al corrente anche Casalino Michele, mio padre, protagonista de “IL TEMPO E LA MEMORIA” (Casalino Pierluigi, Ennepilibri, Imperia, 2006), a seguito delle confidenze di un collega carabiniere che aveva prestato servizio presso la rappresentanza italiana in Cina. Stalin, del resto, comprese bene che, una volta che il Giappone fosse stato sconfitto, la sua egemonia sul continente asiatico sarebbe stata sostituita dalla Cina. E tutto lasciava presagire che la nuova leadership nell’ex Impero di Mezzo sarebbe stata proprio quella di Mao Zedong. Sull’argomento e per meglio comprendere le ragioni profonde della politica di Mao (ma anche l’origine di quello che sarà il dissidio tra Cina e Russia, ma del riavvicinamento tra Cina e USA) rimando ad un classico della storiografia, quel “RED STAR OVER CHINA” (Stella Rossa sulla Cina”) di Edgar Snow. Un testo straordinario e di grande attualità anche per avvicinarsi alla Cina del dopo Deng Xiaoping. Il libro di Snow si affianca idealmente a “I dieci giorni che sconvolsero il mondo” di un’altro americano come l’autore di “Stella Rossa sulla Cina”, che narra la storia della Rivoluzione del 1917 in Russia. Casalino Pierluigi, 31.12.2011. PUBBLICATO INSenza categoriaDante e Ibn Rushd (Averroe’), veder Dio da vivo.Scritto ilMARZO 29, 2020 Il XXXIII canto del Paradiso della Divina Commedia esalta un pensiero averroistico, quello di veder Dio da vivo nei suoi ultimi versi.Casalino Pierluigi autore e studioso ligure di Imperia, nato a Laigueglia il 29 giugno 1949 PUBBLICATO INSenza categoriaMostra CommentiCONDIVIDI1 di 5Apri un sito e guadagna con Altervista - Disclaimer - Segnala abuso - Privacy PolicyHOME
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