martedì 31 marzo 2020

Angele Dei,qui custos es mei,me, tibi commíssum pietáte supérna,illúmina, custódi,rege et gubérna. Amen

Liber Scalae e Divina Commedia, una relazione mai abbastanza spiegata e studiata.

Anche chi scrive, riprendendo un filone particolarmente suggestivo ed inaugurato magistralmente dalle ricerche di Asin Palacios nel 1919, ha avuto modo di esplorare le complesse considerazioni circa un parallelo tra l'escatologia musulmana e quella dantesca. I miei numerosi interventi su web dedicati a Dante e l'Islam non esauriscono la teoria di riflessioni e di studi sul rapporto tra la visione dantesca e le sue fonti orientali. A tali note, dunque, rinvio per ogni particolare approfondimento, significando, peraltro, che la questione delle fonti orientali della Commedia resta aperta, se pur con molti punti fermi e di attendibile attualità. Su un tema così importante e sulla sua umanità, i miei scritti sul tema  guardano verso orizzonti di elevata natura culturale.
Casalino Pierluigi autore e studioso ligure di Imperia, nato a Laigueglia il 29 giugno 1949

lunedì 30 marzo 2020

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Pierluigi Casalino blog 2020L’ESTREMO ORIENTE: SISTEMAZIONE POLITICA A YALTA, LA COREA.Scritto ilDICEMBRE 31, 2011 L’ESTREMO ORIENTE: SISTEMAZIONE POLITICA A YALTA, LA COREA.L’8 febbraio 1945, durante la Conferenza di Yalta, Roosevelt e Stalin discussero sullo stato della guerra in Estremo Oriente in un incontro privato. Prima di rivolgere l’attenzione agli obiettivi politici sovietici, Roosevelt accusò sia la Gran Bretagna che la Francia, mettendo in dubbio il loro diritto di esercitare una qualsiasi influenza in Asia dopo la fine del conflitto. In particolare, egli criticò la Gran Bretagna ogni volta che era possibile. Riferendosi ad una proposta di vendita di navi alla Russia al termine della guerra, Roosevelt disse a Stalin che gli inglesi non vendevano mai nulla senza esigere un interesse. Il presidente americano fece capire che egli si comportava diversamente. Stalin manifestò la sua gratitudine. Roosevelt espresse la speranza che la Russia sovietica “si sarebbe ampiamente interessata alla corsa per la marina mercantile”, l’interesse della Gran Bretagna per la marina mercantile era noto. Inoltre egli osservò che la Gran Bretagna avrebbe dovuto cedere Hong Kong alla Cina. Pur rendendosi conto che Churchill avrebbe opposto forti obiezioni (Hong Kong tornerà finalmente alla Cina di Deng Xiaoping solo nel 1997, allo scadere della sovranità di Londra sulla sua ex colonia). La questione della Corea era delicata. La Russia diffidava dei Cinesi, soprattutto dei Comunisti Cinesi di Mao Zedong, il cui atteggiamento nazionalista(e finalizzato al recupero di tutti i territori ex cinesi, anche quelli sottratti alla Cina dalla Russia zarista) era considerato una minaccia per gli interessi di Mosca, ben superiore a quello tenuto da Chiang Kai-Shek, alleato comunque di lungo corso dei Russi. I sospetti di Stalin risalivano, infatti, agli Anni Venti, quando, in barba all’internazionalismo proletario, i sovietici decisero di privilegiare i loro rapporti con i Nazionalisti del Guomindang, a scapito di quelli con i Comunisti Dei timori dei Russi nei confronti dei Comunisti Cinesi era al corrente anche Casalino Michele, mio padre, protagonista de “IL TEMPO E LA MEMORIA” (Casalino Pierluigi, Ennepilibri, Imperia, 2006), a seguito delle confidenze di un collega carabiniere che aveva prestato servizio presso la rappresentanza italiana in Cina. Stalin, del resto, comprese bene che, una volta che il Giappone fosse stato sconfitto, la sua egemonia sul continente asiatico sarebbe stata sostituita dalla Cina. E tutto lasciava presagire che la nuova leadership nell’ex Impero di Mezzo sarebbe stata proprio quella di Mao Zedong. Sull’argomento e per meglio comprendere le ragioni profonde della politica di Mao (ma anche l’origine di quello che sarà il dissidio tra Cina e Russia, ma del riavvicinamento tra Cina e USA) rimando ad un classico della storiografia, quel “RED STAR OVER CHINA” (Stella Rossa sulla Cina”) di Edgar Snow. Un testo straordinario e di grande attualità anche per avvicinarsi alla Cina del dopo Deng Xiaoping. Il libro di Snow si affianca idealmente a “I dieci giorni che sconvolsero il mondo” di un’altro americano come l’autore di “Stella Rossa sulla Cina”, che narra la storia della Rivoluzione del 1917 in Russia. Casalino Pierluigi, 31.12.2011. PUBBLICATO INSenza categoriaDante e Ibn Rushd (Averroe’), veder Dio da vivo.Scritto ilMARZO 29, 2020 Il XXXIII canto del Paradiso della Divina Commedia esalta un pensiero averroistico, quello di veder Dio da vivo nei suoi ultimi versi.Casalino Pierluigi autore e studioso ligure di Imperia, nato a Laigueglia il 29 giugno 1949 PUBBLICATO INSenza categoriaMostra CommentiCONDIVIDI1 di 5Apri un sito e guadagna con Altervista - Disclaimer - Segnala abuso - Privacy PolicyHOME

Pierluigi Casalino blog 2020DALLA COREA DEL NORD PUO’ SCOPPIARE UNA GUERRA?Scritto ilMAGGIO 22, 2017 Se il buon senso prevalesse non ci sarebbe nulla da temere. Dietro le consuete schermaglie propagandistiche non ci sarebbero rischi di conflitto, ma quando la provocazione diventa costante e senza limiti di decenza, tutto può succedere. La Corea del Nord, fin dall’inizio della sua storia, è abituata a scherzare con il fuoco e proprio dall’incendio della guerra coreana (1950-1953) il mondo si è trovato sull’orlo di una guerra. quella Terza Guerra Mondiale che per fortuna non è ancora scoppiata, nonostante il balon d’essai che è solita promuovere Pyongyang in tutti i modi, soprattutto con il suo ultimo e scriteriato leader. La messa in scena missilistica non è questione da poco e si va ad aggiungere al livello di preparazione sul piano nucleare. Ecco perché, per una sorta di errore di calcolo, qualche imprevedibile azione del Sig Kim può portare a reazioni sproporzionate.Casalino Pierluigi PUBBLICATO INSenza categoriaDante e Ibn Rushd (Averroe’), veder Dio da vivo.Scritto ilMARZO 29, 2020 Il XXXIII canto del Paradiso della Divina Commedia esalta un pensiero averroistico, quello di veder Dio da vivo nei suoi ultimi versi.Casalino Pierluigi autore e studioso ligure di Imperia, nato a Laigueglia il 29 giugno 1949 PUBBLICATO INSenza categoriaMostra Commenti CONDIVIDI1 di 5Apri un sito e guadagna con Altervista - Disclaimer - Segnala abuso - Privacy PolicyHOME

domenica 29 marzo 2020

La morte, tragica opera del diavolo.

Come bene ha detto il romano pontefice Francesco la morte è entrata nell'uomo e nel mondo a causa dell'invidia del diavolo. Dio ci preservi dalla morte spirituale e i santi angeli, per intercessione della loro Augusta Regina, ci conducano alla salvezza...

Il viaggio dell'Italia di Dante ovvero il viaggio nel Bel Paese che sogniamo...

Ritorneremo e ritorneranno a farlo, andando alle origini della bellezza e della cultura.
Pierluigi Casalino autore e studioso ligure di Imperia nato a Laigueglia il 29 giugno 1949 

In questo momento drammatico della nostra storia e di quella del mondo piace rileggere e invitare a rileggere le texte rédigé en italien de son Voyage (Montaigne) perché come tutti, dotti e meno dotti, parlavano (e molti scrivevano in italiano) al tempo suo. Il Bel Paese pareva veramente un luogo dove vivere bene e a"a"bonissimo mercato"...

Casalino Pierluigi autore e studioso ligure di Imperia nato a Laigueglia il 29 giugno 1949 

i Papi sono uomini e come tutti gli uomini hanno momenti di impazienza. Capito' anche a San Giovanni XXlll

Gli stati che non adottano misure di contenimento e controllo del Coronavirus sono guidati da irresponsabili

http://pierluigicasalino.altervista.org/dante-e-ibn-rush…eder-dio-da-vivo/

venerdì 27 marzo 2020

Pierluigi Casalino blog 2020DANTE E L’ISLAM. IL MI’RAJ E LA DIVINA COMMEDIAScritto ilMARZO 15, 2012 DANTE E L’ISLAM. IL MI’RAJ E LA DIVINA COMMEDIAQuando nel 1919 l’arabista spagnolo Asìn Palacios, sacerdote e docente all’Università di Madrid pubblicò il libro “LA ESCATOLOGIA MUSULMANA EN LA DIVINA COMMEDIA”, frutto di una lunga ricerca comparata tra le fonti dell’opera dantesca, la reazione degli ambienti accademici e dei dantisti fu di sconcerto e per certi versi quasi di scandalo. Lavorando su testi arabi fino ad allora poco conosciuti in Occidente, Asìn Palacios riscontrò analogie impressionanti tra i vari elementi simbolici presenti nella Divina Commedia e altri contenuti in vari racconti della pietà popolare e della mistica dell’Islam medievale, oltre che della visione dell’Oltretomba musulmano. L’autore spagnolo si spinse addirittura ad affermare che lo spirito stesso della Divina Commedia fosse di ispirazione musulmana, senza mai arrivare a scalfire la grandezza e l’originalità della composizione del Sommo Poeta: anzi, se mai, Asìn Palacios avrebbe cercato così di esaltarne il valore. I dantisti in genere, quelli italiani in particolare, non accolsero con favore tale tesi rivoluzionaria, se pur suffragata da consistenti e concreti dati storici e letterari. Nei paesi arabi, invece, fin dall’inizio la scoperta fu salutata con entusiasmo. Il lungo dibattito aperto in proposito nel mondo islamico portò alla pubblicazione di molti libri, l’ultimo dei quali, quello dell’egiziano Salh Fadl “L’INFLUENZA DELLA CULTURA ISLAMICA SULLA DIVINA COMMEDIA DI DANTE” (Il Cairo, 1980), nel quale lo studioso arabo scrive che “Dante è un autentico sufi o, per lo meno, si comporta come tale” (leggi sull’argomento “DANTE E L’ISLAM”, “DANTE E L’ISLA:RIFLESSIONE APERTA”, “PRERSENZE ARABE E EBRAICHE IN DANTE”, “LA COMMEDIA E LE SUE FONTI” di Casalino Pierluigi su “in poche righe” di Ennepilibri, e “FONTI ISLAMICHE DELLA COMMEDIA”, sempre di Casalino Pierluigi sul Blog di Ennepilibri, oltre a “CONTROVERSIE SU DANTE E L’ISLAM” , “MI’RAJ” e “DANTE E L’ISLAM, RIFLESSIONI” su Google in genere, su Asino Rosso e su Imperia New Magazine): nella circostanza è stato richiamato anche il confronto tra il mistico arabo-andaluso Ibn Arabi e lo stesso Dante (leggi gli articoli di Casalino Pierluigi sulla questione su Google). L’ostilità preconcetta in Occidente sul possibile influsso islamico su Dante e la sua Commedia è venuta meno oggi, dopo la scoperta di versioni latine e in francese antico del Mi’raj (racconto dell’ascensione in Paradiso e, per contro, la discesa all’Inferno del Profeta Muhammad (Maometto) e del Liber Scale, ad opera di un altro studioso spagnolo, J.Munoz-Sendino e dell’italiano Enzo Cerulli. L’intera problematica delle fonti islamiche della Commedia di dante è andata poi sviluppandosi con un ulteriore serie di studi, a partire da “L’ESOTERISME DE DANTE” di R. Guénon, che si fonda su un presunto e non totalmente provato ermetismo esoterico di ispirazione islamica del Sommo Poeta (leggi “DANTE SEGRETO” di Casalino Pierluigi su “in poche righe” di Ennepilibri), accanto all’approfondimento del tema della lettura di Dante del celebre “DITTAMONDO” del poeta toscano Fazio degli Uberti, in cui si trova una citazione del Liber Scalae (Libro della Scala). Vero è che tale approfondimento muove dalla constatazione che il Liber Scalae circolava certamente in Occidente e che, direttamente o indirettamente, tale testo, come testimoniato, del resto, dalla citazione nel poemetto enciclopedico di Fazio degli Uberti (attivo nella Toscana di Dante), giunse in Italia nel Duecento, accanto ad altre influenze, in genere, del pensiero islamico (Ibn Rushd, l’Averroè dei latini e Ibn Sina^ e l’Avicenna dei latini) recepite in ambienti universitari dell’epoca della Scolastica (Alberto il Grande, San Tommaso d’Aquino, Sigieri di Brabante, che Dante sembra seguire in alcune sue proposizioni). Altra circostanza su cu non si può non considerare è la straordinaria eredità sulla cultura dell’Europa cristiana che esercitò la Spagna islamica, sintesi meravigliosa di intelletti dall’esperienza irripetibile (come ancora Averroè (Ibn Rushd), l’ebreo Maimonde ed altri spiriti che si distinguono nel campo della poesia, della filosofia e dell’arte). Se Dante non possedeva sicuramente la capacità di leggere i documenti arabi originali, non si può non riconoscere che il Sommo Poeta non fosse del tutto immune dalla conoscenza di idee islamiche della cosmologia e del misticismo: una prova di quell’unità culturale del Mediterraneo nel Medioevo, che, aldilà delle guerre, contribuì alla trasmissione della cultura. A dire la parola fine, con successo, su una questione così dibattuta è stata la dantista italiana Maria Corti, che ha inteso sgombrare il campo da inutile e pretestuose polemiche, affermando con assoluta autorevolezza l’attendibilità della relazione tra l’Islam e Dante Alighieri (sulle considerazioni della Corti si leggano ancora gli articoli di Casalino Pierluigi su “DANTE E L’ISLAM” su Google, dedicati al contributo della studiosa italiana ad una conclusiva ricerca su una problematica così controversa). Casalino Pierluigi, 15.03.2012 PUBBLICATO INSenza categoriaI campi di detenzione di PutinScritto ilMARZO 6, 2020 Su Il Volo di Icaro questo articolo di Pierluigi Casalino autore e studioso ligure di Imperia nato a Laigueglia il 29 giugno 1949 PUBBLICATO INSenza categoriaMostra CommentiLa questione delle fonti arabo islamiche della Divina Commedia di Dante e la filosofia di Avicenna (Ibn Sina)Scritto ilMARZO 2, 2020 Leggi tutto ciò negli interventi sul web di Pierluigi Casalino autore e studioso ligure di Imperia nato a Laigueglia il 29 giugno 1949

Dante e la visione della Commedia/ La Divina Commedia appare concepimento così vasto e sublime, da far stupire come l'ingegno di un uomo abbia potuto comprenderlo e trasmetterlo. Esso fu trattato dal Sommo Poeta con arte antica e nuova, profana e sacra e, osiamo dire, anche moderna (al quale han posto mano e cielo e terra) e con misure esattamente matematiche, sia per la costruzione dei tre regni, dove si riscontra sempre il nove, più uno(cioè la Trinità moltiplicata per sé stessa, insieme con l'unità (sia per quella del poema, che abbraccia tre antiche, di 33 canti ciascuna; più il primo canto che, servendo da Introduzione, compie il numero cento. E il metro ne è la terzina, fondata anch'essa sul tre, sempre ritornando su sé medesima, finché con un unico verso si chiude la serie. La grandezza della Commedia sta, infine nella sua sublime visione globale e spirituale, nella sua ricchezza di spunti e di contributi che comprende e trasfigura nell'eccelsa arte di Dante e nella sua intelligenza. La celestiale luce che illumina e fascia i beati, la danza, il canto, figurano la chiarezza e la serenità della vita contemplativa, che ci fa assaggiare, anzi gustare, su questa terra le gioie del paradiso celeste. In tale visione teoleologica e teologica al tempo stesso si impone con la sua dolcezza e materna immagine la preghiera di San Bernardo alla Vergine.Casalino Pierluigi.

giovedì 26 marzo 2020

Dante e l'Islam

Sullo stato degli studi sul rapporto tra Dante e l'Islam, dopo le ricerche di Maria Corti e,  soprattutto,da ultimo di altri dentisti come l'italiano Luciano Gargan, ho avuto modo di intrattenermi sul web con saggi ed ebook. In effetti, non solo per il veicolo di Brunetto Latini, Dante, come già ben anticipò l'intuizione di Asin Asin Palacios nel 191, conobbe la cultura musulmana e non solo quella filosofica, ma anche e, in particolare, quella escatologica. Appare ormai certo che Dante come uomo di vasta cultura si ispiro' in parte alle tradizioni islamiche ultramondane. Senza esagerare, ma per amore di verità e di scienza critica, il Liber Scalae conferma ormai chiaramente i legami tra la cultura musulmana e il capolavoro cristiano Dantesco. Oggi si sta felicemente approfondendo le coincidenze e le influenze che interagiscono tra il medioevo islamico e quello latino. Rinvio su tale argomento alle mie diverse interpretazioni e letture sul web.
Casalino Pierluigi 

mercoledì 25 marzo 2020

Dante e il Libro della Scala

Dante e l'Islam negli articoli sul web di Pierluigi Casalino autore e studioso ligure di Imperia nato a Laigueglia il 29 giugno 1949 

martedì 24 marzo 2020

La grande peste nera del 1300

Partita dal Nord della Cina, come oggi il Coronavirus, la grande peste nera si allargò a macchia d'olio e piombò dull"Europa, decimandone la popolazione. I genovesi, impegnati nella difesa della Crimea contro l'Orda d'oro mongola, finirono per importare il flagello, originato dai parassiti dei topi. Il Boccaccio nel 1348 fu testimone della strage che la peste fece nella sua Firenze e, nell'occasione, scrisse il Decameron.
Casalino Pierluigi autore e studioso ligure di Imperia nato a Laigueglia il 29 giugno 1949...

lunedì 23 marzo 2020

L'Italia di Dante e l'Italia di Calamandrei: una riflessione al tempo del Coronavirus.

L'occasione, purtroppo infelice, determinata dai divieti dovuti all'imperversare del Coronavirus, ci ha mostrato una laguna di Venezia resa limpida e ripopolata da pesciolini guizzanti. Nel nostro tempo, dove la memoria è assonnata e l'oblio ci pervade, si rischia di smarrire quello straordinario collettivo ricordo del nostro passato che è il paesaggio e le altre bellezze del nostro Paese. Già Benedetto Croce, nel 1920, nel suo ruolo di ministro della Pubblica istruzione, deplorava le "ingiustificate devastazioni che si van consumando contro le caratteristiche più note e amate del nostro suolo", e chiedeva, per "alte ragioni morali e non meno importanti ragioni di pubblica economia", di tutelare il paesaggio. Esso, sosteneva, "altro non è che la rappresentazione materiale e visibile della Patria, con i suoi caratteri fisici particolari...con gli aspetti molteplici e vari del suo suolo, quali son pervenuti a noi attraverso la lenta successione dei secoli". Croce, dunque, può, a giusto titolo, essere citato fra i personaggi dell'Italia che descrisse Piero Calamandrei al termine della seconda guerra mondiale. E nel 1947, proprio Calamandrei, infatti, scriverà di fronte ad una Firenze che risorgeva dai disastri bellici:"questo è l'oro fraterno e consolatore, unica nostra ricchezza. Questo è il popolo di poveri che non ha carbone, che non ha petrolio, che non ha oro all'infuori di questo...Solo questo è veramente prezioso: espressione intelligente dello spirito, non sua negazione. In questa terra, sotto le macerie, sotto le macerie, sotto le zolle balconate, c'è il filone di questo oro, solo di questo. Basta saperlo scavare". Fin qui Piero Calamandrei. In un altrettanto significativo e recente tentativo di sapiente ricostruzione dell'eredità dantesca, Giulio Ferroni ne "L'Italia di Dante" ripercorre le vie e i paesaggi, gli scenari del Bel Paese, in altri termini, visti con gli occhi del Sommo Poeta. Un'Italia che ci viene incontro con l'attualità meravigliosa dei tempi della Commedia, certamente in stridente contrasto con la desolante descrizione del presente.  L'opera che viene alla luce proprio sotto l'incalzare inquietante del Coronavirus, ci recupera quel senso di grandezza e di potente fascino che l'amata Patria continua ad esercitare ancora ai nostri giorni, soprattutto durante questa triste pagina della nostra storia. L'orgoglio nazionale mostrato di fronte all'idra del virus non può non ricordare al mondo quanto grande è il nostro patrimonio di civiltà e di intelligenza. E il debito che il resto del pianeta ha con noi.
Pierluigi Casalino.

L'influenza spagnola, la Conferenza di pace di Sanremo del 1920 e la lunga incerta stagione del primo dopoguerra fino alla tragedia del secondo conflitto mondiale.

Dall'ottobre 1918 al dicembre 1920 il mondo intero fu colpito dall'influenza detta spagnola, una terribile epidemia che si trasformo' in una vera e propria pandemia. La più importante dopo la tristemente celebre peste nera del XIV secolo. Quando si aprivano i lavori della Conferenza internazionale di pace di Sanremo, il 19 aprile 1920, il morbo ancora imperversava e stava per raggiungere il suo picco crudele, per poi scemare di intensità e cessare pressoché del tutto alla fine del 1920, lasciando sul terreno circa 100 milioni di morti. Durante il vertice diplomatico sanremese alla "spagnola" si fece poco cenno, anche se non sfuggì negli incontri privati e bilaterali qualche preoccupazione per il perdurare del flagello (iniziato in realtà nel 1916, se non già nel 1914), del quale ancora non si prevedevano gli esiti. Dopo "l'inutile strage" della prima guerra mondiale seguì quindi la decimazione della condizione umana debilitata del tempo. L'ombra di nuovi conflitti e quella sinistra della spagnola aleggiavano sulla Conferenza e sugli equilibri geopolitici che stavano per affermarsi nel dopoguerra. Allora, come oggi, peraltro, le polemiche e le ferite ancora calde della Grande Guerra, non insegnarono  nulla all'Europa e al mondo. Proprio a Sanremo si percepi' chiaramente un clima di sospetto e di sfiducia che non ebbe più termine e  che, anzi in crescendo, conflui' nella nuova tragedia della seconda guerra mondiale.
Casalino Pierluigi 

giovedì 19 marzo 2020

Dante Alighieri, Vate d'Italia e d'Europa

La fortuna di Dante si manifesta in tutto il Vecchio Continente ed ora vola anche oltre gli Oceani e i Continenti....Il 2021 vedrà la conclusione delle celebrazioni dantesche, un trionfo di bellezza, di arte e di intuizione mistica. Leggere sul web gli articoli su Dante di Pierluigi Casalino autore e studioso ligure di Imperia nato a Laigueglia il 29 giugno 1949 

L'Italia ovvero la bellezza funzione dell'anima.

Un viaggio per l'Italia....chi lo fa è conquistato dal Bel Paese, dalla sua gente..., soprattutto da protagonisti e tesori dell'arte; la magnificenza di Roma, i tre geni del Rinascimento di Firenze, il Leonardo dei Cenacolo, gli splendori di Venezia, la luce dei mosaici di Ravenna, per arrivare a Napoli e Palermo  ultime mete di questo viaggio straordinario ed unico nel suo genere. Un viaggio che è un dono per tutti noi....
Casalino Pierluigi, autore e studioso ligure di Imperia nato a Laigueglia il 29 giugno 1949 

mercoledì 18 marzo 2020

Il paesaggio è il volto amato della Patria.

Il tempo di Coronavirus ci deve far riflettere sul periodo insonne, durante il quale l'inseguire senza sosta di un presente che ci sfugge comporta la perdita della memoria sia individuale che collettiva. In altri termini in una follia senza passato. È giunta l'ora di pensare e di farlo in silenzio. Contemplando il nostro paesaggio, il paesaggio della nostra Patria terrestre.
Casalino Pierluigi autore e studioso ligure di Imperia nato a Laigueglia il 29 giugno 1949 

mercoledì 11 marzo 2020

Tutti a casa

Il fortunato e drammatico al tempo stesso film di Comencini torna d'attualità per il Coronavirus.
Casalino Pierluigi autore e studioso ligure di Imperia nato a Laigueglia il 29 giugno 1949

venerdì 6 marzo 2020

Dante Alighieri uomo ed autore per ogni tempo.

Leggi sul web gli articoli e i saggi su Dante dello scrittore e studioso ligure di Imperia Casalino Pierluigi nato a Laigueglia il 29 giugno 1949 

I campi di prigionia di Putin

La Russia non ha ancora voltato pagina nei campi di prigionia, eredità del periodo sovietico e comunque della tradizione russa zarista. Sotto Putin soprattutto, oppositori politici e detenuti comuni hanno visto la loro condizione peggiorare, segle ni  e di un persistere del sistema coercitivo ed illiberale della Russia di sempre, anche di quella ammantata di simboli democratici formali e caratterizzata da un lato da un cesaropapismo interno, sempre più autoritario, e dall'altro da un imperialismo nazionalista neosovietico e neozarista. La Santa Russia sovietica, dunque, che infiltra le sue spie al veleno all'estero e lavora per destabilizzare le democrazie liberali e creare le condizioni di una riconquista dell'Europa, come sognava lo Zar Alessandro I e analogamente  lo stesso Stalin. Autorevoli organi di stampa internazionali, come il quotidiano cattolico francese La Croix, gettano continuatamente l'allarme sull'enigmatico disegno di Stalin.
Casalino Pierluigi autore e studioso ligure di Imperia nato a Laigueglia il 29 giugno 1949

giovedì 5 marzo 2020

Casalino Pierluigi autore futurista

Casalino Pierluigi autore e studioso ligure di Imperia nato a Laigueglia il 29 giugno 1949 tra gli autori del Neofuturismo 

Coronavirus ed equilibri geopolitici

L'epidemia di Coronavirus farà inevitabilmente saltare gli equilibri mondiali e avremo una nuova geopolitica....
Casalino Pierluigi autore e studioso ligure di Imperia nato a Laigueglia il 29 giugno 1949

martedì 3 marzo 2020

Memoria della Conferenza di pace di Sanremo del 1920

Fu quello uno dei grandi eventi globali che hanno segnato la storia del mondo. Preceduta dall'influenza detta spagnola, la prima guerra mondiale sconvolse secolari equilibri, la Conferenza di Sanremo evidenziò il processo di determinazione della situazione in Medio Oriente.
Casalino Pierluigi autore e studioso ligure di Imperia nato a Laigueglia il 29 giugno 1949

Pio xii, basta polemiche pretestuose

Questo ricorrente ritornello su presunti silenzi di Papa Pacelli sono vergognose....Fu un grande e santo Papa. 

lunedì 2 marzo 2020

Dante e ancor più Boccaccio al tempo di Coronavirus

Nulla di nuovo nella storia e soprattutto, con Boccaccio e Manzoni, le epidemie fanno letteratura da capolavoro. Dante è già un capolavoro che descrive il mondo e i mondi nella Commedia.
Casalino Pierluigi autore e studioso ligure di Imperia nato a Laigueglia il 29 giugno 1949

La questione delle fonti araboislamiche della Divina Commedia di Dante e la filosofia di Avicenna (Ibn Sina)

Leggi tutto ciò sul web negli interventi sull'argomento di Pierluigi Casalino autore e studioso ligure di Imperia nato a Laigueglia il 29 giugno 1949

Pio XIi, spirito liberale e moderno

Quando il futuro pontefice incontrò Cicerin, commissario sovietico agli affari esteri, mostrò tutta la sua apertura democratica ed illuminata, mentre restò assai preoccupato di fronte alla deriva nazista. Un grande papa che merita di essere elevato agli onori degli altari, come il suo grande discepolo Paolo VI, ora santo.
Casalino Pierluigi autore e studioso ligure di Imperia nato a Laigueglia il 29 giugno 1949.