Pittore appartato e ricco di fascino, Claudio Ughetti, più moto come VULA, trova nello spazio privato del suo atelier il luogo ideale per esprimere la sua vena creativa. Qui prendono forma i suoi ritratti, le sue immaginazioni mitologiche, le sue percussioni intuitive, prima attraversate da chiaroscuri tipici di Rembrandt, poi da una luminosità simbolica sempre più diffusa, che ormai sfocia in prospettive di intensa colorazione blu alla maniera di Paul Klee. VULA recupera nel segreto della coscienza il divenire del tempo, le sue origini, le sue scansioni, la sua fine e il suo nuovo inizio. Vula conquista il suo osservatore con una verve che ricorda la sua pagina poetica, mai dimenticata, con un puntiglio descrittivo e semantico dalle grandi evoluzioni paraboliche di natura metafisica. Ciò che colpisce in VULA è la sua capacità di rappresentare il soggetto, anzi la comunicazione della palpabilità del soggetto stesso. Demoni, sogni ed incubi ritornano sistematicamente nell'arte del geniale VULA come modelli paradossali di modernità. Questa è la stagione di VULA, queste le ragioni della sua pittura.
Casalino Pierluigi, 12.03.2015
Casalino Pierluigi, 12.03.2015
Nessun commento:
Posta un commento