Se è vero che la crescita non può basarsi sul debito e su interventi assistenziali, è anche vero, dice Giuseppe, che, come scriveva domenica scorsa 8 marzo Guido Rossi su Il Sole 24 Ore, è anche vero che la follia dell'austerità sta dando i suoi frutti perversi. Riallacciandosi ancora al pensiero di Guido Rossi, Giuseppe riprende le parole stesse dell'articolista del giornale economico: "E' pur vero che alla base dell'austerity si ritrovano scadenti giustificazioni di carattere moralistico, dacché, come aveva sostenuto Friedrich Nitzsche, gli stessi concetti di morale, colpa e punizione, derivano dal privatistico concetto di debito. Tutto si basa, sottolinea anche Giuseppe, sui rapporti creditore-debitore, la cui disciplina riesce comunque a trovare molto sovente ben strutturate scappatoie, come nella governance finanziaria, quando il contratto prende il posto della legge.....Sic Giuseppe, che non può non definire accidentato e pericoloso, ma anche immorale, il percorso dell'austerità, che condurrà tra un anno al crollo dell'euro e delle politiche europee, con conseguenze devastanti e al limite della situazione bellica i paesi d'Europa. Salvo il voler riflettere su una condizione così dirompente e porvi mano con saggezza e solidaristica visione globale. Et relata refero.
Casalino Pierluigi, 10.03.2015
Casalino Pierluigi, 10.03.2015
Nessun commento:
Posta un commento