mercoledì 11 febbraio 2015

UN EROTISMO SINGOLARE

E' inutile insistere sulla fama del Kamasutra in tutto il mondo: si trova sotto questo titolo una raccolta delle innumerevoli posizioni per l'accoppiamento e dei consigli per far durare il piacere e variare le relative sensazioni. Etichette che richiamano il Kamasutra, opera indù del III secolo dopo Cristo, si trovano su una serie di prodotti, dalla cosmesi ai profumi, dagli unguenti all'abbigliamento intimo e ad altri accessori che non è il caso qui di ricordare. Nessuno però conosce veramente il libro, né ha potuto leggere nell'originale in lingua sanscrita o in traduzioni il testo e i suoi commenti. L'antico trattato, fratello del più o meno coevo Arthasastra di Kautilya, che si occupa delle posizioni e delle sensazioni del potere e del rapporto tra questo e gli esseri umani, fu tradotto per la prima volta in inglese nel 1883, in francese due anni più tardi e in tedesco solo nel 1897. Si scopre di volta in volta l'originalità dell'opera grazie alle continue, nuove edizioni di questa filosofia dell'erotismo indiano. Non ultima tra queste quella rilevante e articolata sotto il profilo di note, commenti e disegno storico, quella curata congiuntamente da Wendy Doniger, professore emerito dell'Università di Chicago, specialista di sanscrito e da Sudhir kakar, romanziere, psicanalista ed antropologo. Il discorso (Sutra) sul piacere (Kama), non si esaurisce solo nel sesso e in una guida degli itinerari per conoscerlo ed approfondirlo :Kama è una sfera fondamentale dell'esistenza, secondo la concezione indiana classica. La sfera del piacere comprende la sessualità come la poesia, il teatro, i profumi, la danza o la musica: ecco perché il dizionario del trattato non è osceno, né medico e né specialistico, ma ad un tempo fitto, preciso e ricco di immagini. In che cosa questo testo, che risale, come detto al III secolo dell'era cristiana, è specificamente indiano? "Gli Indiani di quel tempo non erano certo degli edonisti come gli antichi egizi o i romani o i greci di quello stesso periodo. Il Kamasutra difende una sorta di piacere sensibile, tra il desiderio fondato sull'istinto e la moralità inibitrice. Pur evocando l'istituzione matrimoniale, l'opera, tra il rosso di betel, simbolo della femminilità, ed il bianco, simbolo della mascolinità, si sofferma sulla ricerca del piacere. Richiama nella base teorica una diversificazione degli amplessi e della loro tipologia, ispirandosi ad accoppiamenti del mondo animale, per le caratteristiche descritte. Esso narra del regno di Eros in cui la natura necessita la cultura ed è indiano per spirito e contesto geopolitica ed etico. Il corpo viene descritto in un'unione  più intima con l'anima nel quadro della conoscenza dell'universo. A differenza della visione erotica occidentale, piuttosto monca, tiene insieme le diverse anime dell'uomo, così come ci propone la tradizione artistica dell'India, che eleva a livelli mistici il rapporto tra maschio e femmina e coniuga i due aspetti nell'ascesi, in una felice concezione religiosa che esalta la nobiltà dell'uomo.
Casalino Pierluigi, 11.02.2015

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