La coscienza europea è la consapevolezza della differenza dell'Europa come entità politica e morale rispetto agli altri continenti o gruppi di nazioni. La coscienza europea, come la coscienza nazionale, per usare una frase di Carlo Cattaneo, è come all'io degli ideologi che si accorge di sé nell'urto con il non-io. L'Europa ha sempre rappresentato lo spirito di libertà contro il dispotismo asiatico o orientale. Pur essendo già presente dall'Antichità, il concetto d'Europa e della sua unità culturale, sarà l'Umanesimo rinascimentale a proporre l'Europa dei letterati, degli uomini uniti nel culto dell'intelligenza, dei dotti, che apportano luce di civiltà là dove altrimenti sarebbe barbarie. D'altra parte la prima formulazione dell'Europa come di una comunità che ha caratteri specifici anche fuori dell'ambito geografico, e caratteri puramente "terreni, laici e non religiosi, è di Niccolò Machiavelli. L'Europa vuol dire molte virtù individuali. L'Oriente e l'Asia vogliono dire dispotismo: uno padrone,e tutti gli altri schiavi. E Machiavelli, ovviamente. è propenso per il sistema europeo. Questo è l'inizio della coscienza europea.
Casalino Pierluigi, 19.02.2015
Casalino Pierluigi, 19.02.2015
Nessun commento:
Posta un commento