sabato 23 agosto 2025

Quale arte domani?

 


Gaetano Mosca, pilastro della scienza politica, deceduto agli inizi del secondo conflitto mondiale, descriveva il sopravvivere delle stesse élites aldilà dei cambiamenti della politica e dei regimi. Dopo il 1945 gli Stati Uniti si adoperarono in piena guerra fredda a promuovere una massiccio e sistematica opera di diffusione culturale, ricorrendo anche a manifesti ideologici finalizzati a contrastare l'altrettanta massiccia propaganda di segno marxista in versione prevalentemente sovietica, celebrata dal primo balzo nello spazio degli sputnik. L' America puntava a distogliere gli intellettuali dal mondo comunista, prevalentemente di tipo asiatico, per coniugare il mondo con la way of life targata USA in accordo anche con il sorpasso a lunare di Washington nel 1969. La guerra aveva cancellato il ricordo delle storiche avanguardie europee per farne trasferire lo spirito negli Stati Uniti, divenuti il centro di gravità della produzione industriale e del potere politico, oltre che di centro di esportazione del modernismo funzionale capitalistico e produttivistico, manifestazione della superiorità ottimistica dell'Occidente. Eppure in quegli anni in America si rigeneravano le avanguardie di resistenza politica e ideologica, attraverso le ondate della Beat generation e del Free Jazz. Dissolti anche quei sogni, siamo giunti alla richiesta contemporanea di una coscienza della nostra presenza nell'era digitale: una presenza fatta di governance algoritmica che abbraccia il capitalismo tecnologico e del controllo sociale. Si parla in proposito, ma in termini inediti e forse non troppo appropriati, di Nuovo Futurismo Oligarchico USA; in pratica, se fosse scritto davvero, di un regno dell'iperbole Marinettiana alimentata da corporazioni transnazionali, invadente nelle loro dimensioni politiche, idrologiche ed estetiche, autentica esaltazione delle leaderships elitarie che si sposa drammaticamente e in modo preoccupante con l'affermarsi delle statolatrie dispotiche orientali. Il Neo Futurismo Oligarchico USA disdegna l'arte liberatrice ed esalta il ruolo retorico del dominio. Così la stagione della creatività umana sarà relegata implacabilmente e malinconicamente in un' area di silenzio.

Casalino Pierluigi 


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