domenica 31 agosto 2025

Casalino Pierluigi

 The name “Pierluigi Casalino” was mentioned in a 20th Century Italian Philosophy paper uploaded to Academia.

venerdì 29 agosto 2025

Casalino Pierluigi

 



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Dear Pierluigi,



The name “P. Casalino” was mentioned in a Letteratura italiana moderna e contemporanea paper uploaded to Academia.



 

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domenica 24 agosto 2025

Casalino Pierluigi

 



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The name “Pierluigi Casalino” was mentioned in a 20th Century Italian Literature paper uploaded to Academia.



 

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sabato 23 agosto 2025

Laigueglia's scholar and writer also on the web

 Casalino Pierluigi 

Maria, Regina ora pro Nobis 

Casalino Pierluigi Il Tempo e la Memoria

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Quale arte domani?

 


Gaetano Mosca, pilastro della scienza politica, deceduto agli inizi del secondo conflitto mondiale, descriveva il sopravvivere delle stesse élites aldilà dei cambiamenti della politica e dei regimi. Dopo il 1945 gli Stati Uniti si adoperarono in piena guerra fredda a promuovere una massiccio e sistematica opera di diffusione culturale, ricorrendo anche a manifesti ideologici finalizzati a contrastare l'altrettanta massiccia propaganda di segno marxista in versione prevalentemente sovietica, celebrata dal primo balzo nello spazio degli sputnik. L' America puntava a distogliere gli intellettuali dal mondo comunista, prevalentemente di tipo asiatico, per coniugare il mondo con la way of life targata USA in accordo anche con il sorpasso a lunare di Washington nel 1969. La guerra aveva cancellato il ricordo delle storiche avanguardie europee per farne trasferire lo spirito negli Stati Uniti, divenuti il centro di gravità della produzione industriale e del potere politico, oltre che di centro di esportazione del modernismo funzionale capitalistico e produttivistico, manifestazione della superiorità ottimistica dell'Occidente. Eppure in quegli anni in America si rigeneravano le avanguardie di resistenza politica e ideologica, attraverso le ondate della Beat generation e del Free Jazz. Dissolti anche quei sogni, siamo giunti alla richiesta contemporanea di una coscienza della nostra presenza nell'era digitale: una presenza fatta di governance algoritmica che abbraccia il capitalismo tecnologico e del controllo sociale. Si parla in proposito, ma in termini inediti e forse non troppo appropriati, di Nuovo Futurismo Oligarchico USA; in pratica, se fosse scritto davvero, di un regno dell'iperbole Marinettiana alimentata da corporazioni transnazionali, invadente nelle loro dimensioni politiche, idrologiche ed estetiche, autentica esaltazione delle leaderships elitarie che si sposa drammaticamente e in modo preoccupante con l'affermarsi delle statolatrie dispotiche orientali. Il Neo Futurismo Oligarchico USA disdegna l'arte liberatrice ed esalta il ruolo retorico del dominio. Così la stagione della creatività umana sarà relegata implacabilmente e malinconicamente in un' area di silenzio.

Casalino Pierluigi 


giovedì 21 agosto 2025

Casalino Pierluigi

 



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The name "P. Casalino" is mentioned in a paper published in Molecular and Cellular Biology.



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martedì 19 agosto 2025

Astolphe De Custine e lo spirito autocratico orientale russo.

 



Quello che è stato Tocqueville per l'America e la democrazia, De Coustine lo è stato per la Russia e la sua autocrazia, identificando caratteri e prospettive di quel popolo e di quel regime politico. Di Tocqueville si è avuto modo di parlarne spesso per l'attualità straordinaria della sue analisi del processo democratico in America: di altrettanta straordinaria attualità sono le analisi di De Custine sulla Russia, sulla mentalità del suo popolo e sul suo eterno sistema politico dispotico. Emblematico il giudizio sui russi che ci ha lasciato De Custine: "I russi sono un popolo orientale, avvezzi a respirare l'incenso più greve e a dispensarlo. Sono sempre convinti di essere credibili allorché si lodano a vicenda. Gente convinta di essere sempre nel giusto anche quando compiono le peggiori efferatezze". Partito dalla Francia per trovare in Russia e nelle sue istituzioni una critica credibile al sistema costituzionale francese e in genere europeo(che non gli piaceva), ebbe modo di constatare invece, e a sorpresa, la ragione perversa del dispotismo russo e del suo radicarsi nell'animo di quel popolo, allergico in genere alle idee di libertà, di democrazia, di partecipazione e di trasparenza, al punto di ritenere folle chi la pensava diversamente. Il sogno grande russo imperiale si fondava, secondo i commenti di De Custine, su un ancestrale amore sfrenato per il capo o zar e un visione autocratica intramontabile che plasmava storicamente società e istituzioni in Russia. Il dispotismo orientale russo, infatti, ben si coniugava (e tuttora si coniuga) con il concetto in genere di potere assoluto( o quasi) dei popoli non europei e della loro struttura economic-sociale che prevede una massa di sudditi a fronte di una casta o partito o di un sovrano assoluto: e ciò al contrario dell'Occidente che anche nei momenti più bui della sua vicenda millenaria (dai Greci ai Romani, dalle conquiste di libertà della Magna Charta inglese alla separazione dei poteri ha visto mai restringersi troppo l'area della libertà e della ricchezza della gente. E se ovunque il dominio è esercitato da quelle che Gaetano Mosca definiva le élites che travalicano le maggioranza e le minoranze, la malapianta della demagogia totalitaria non si afferma mai in maniera duratura in Occidente.

Casalino Pierluigi 


domenica 17 agosto 2025

Anchorage ovvero la nuova Monaco

 


Dai tappeti rossi a quelli funebri. Triste destino per l' Europa e il mondo. Che Putin non sia un gentiluomo è risaputo, ma la maggior parte degli attori dello scenario internazionale tarda a rendersene conto a pieno. Gli errori del 1938 ingigantiti dalla incapacità di leggere le scansioni della storia porteranno ad una nuova catastrofe. Se il nazionalismo tedesco a croci uncinate trascinò il mondo verso la tragedia, il delirante nazionalismo panrusso con tutte le sue minacce e guerre ibride punta senza freni in direzione di un conflitto inarrestabile e pericoloso che iniziato nuovamente nel Vecchio Continente dilagherà ovunque con tutta la sua carica distruttiva. Le illusioni del 1938 e gli imperdonabili errori di calcolo di allora sono dietro l' angolo. Polonia e  Sudeti trovano la loro replica infame nella pretesa russa farneticante di influenzare e neutralizzare paesi vicini come l' Ucraina, la Moldavia e Moldova, oltre che la Georgia. Quando sul palco della tragicocommedia ucraina  si spegneranno le luci, il Cremlino avrà realizzato il suo disegno di russificare un paese che russo non è (e così analogamente la regione baltica e di  altri paesi che vivono il dramma della vicinanza geografica dell' orso russo), quanti ora formano il gregge tollerante di utili idioti Pro Russia si sveglieranno di soprassalto dal loro sonno dogmatico e, aprendo gli occhi, vedranno cadere loro addosso la rovina.

Casalino Pierluigi 


giovedì 14 agosto 2025

Casalino Pierluigi

 



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sabato 2 agosto 2025

L' eredità di Tocqueville oggi

 


L' eredità di Alexis de Tocqueville non cessa di illuminarci con la sua sempre attuale lezione sulla democrazia. Lasciata l'Europa in macerie dei primi decenni del XIX secolo, il giovane Tocqueville, consapevole dei sentimenti dell'epoca, divisi tra le gloriose e le dolenti memorie degli eventi appena trascorsi, arriva in America, dove scopre le risposte che non si riesce a dare nel Vecchio Continente. L' America sembra un modello per assicurare alla Francia e all'Europa quella stabilità che tutti cercavano, dopo il periodo napoleonico e la Rivoluzione del luglio 1830. Animato da profondo spirito liberale, Tocqueville esamina dall'altra parte dell'Atlantico "le tendenze e gli istinti della democrazia abbandonata a sé stessa". Egli non studia infatti una categoria o un'istituzione politica, ma l' effetto di una società nuova e in continuo movimento. La democrazia e la libertà non sono così create dall'alto, ma si basano su equilibri mai statici e in perenne cambiamento, garantendo da tale cambiamento la propria sopravvivenza. La democrazia americana supera, dunque, la rigidità del liberalismo dottrinario francese e trova in essa il nocciolo della libertà liberatrice che molti in Europa non riusciranno (e tuttora non riescono)a calare nel processo storico e sociale. Se oggi, in un momento assai difficile di qua e di là dell'Atlantico, ci si pone dei dubbi, tuttavia Tocqueville ci soccorre ancora, nonostante tutto, affermando che "se il genio diventa raro, cresce la diffusione della cultura, c'è meno perfezione, ma più fecondità fecondità, si allentano i vincoli di razza,di classe e di patria, ma il grande vincolo dell'umanità si fa più stretto". È la speranza profetica che ci rinnova Tocqueville e che travalica le angustie, le insidie e le minacce del momento presente, rendendo ancora possibile quel nuovo cambiamento che sembra essersi arrestato. 

Casalino Pierluigi