"La esactologia musulmana en la Divina Comedia", Asìn Palacios, pubblicata nel 1919, è il libro che h dato fuoco alle polveri della polemica sulle possibili influenze del pensiero islamico su Dante e sui suoi contemporanei. Il suo autore paragona sistematicamente la visione dell'aldilà di Dante con altri immaginari ultramondani descritti in opere letterarie, mistiche e religiose arabo-musulmane. L'ascensione ultraterrene di Dante e Beatrice, attraverso le sfere del Paradiso, e quella di Maometto da Gerusalemme al trono di Dio, preceduta anch'essa da un viaggio notturno lungo le dimore infernali, si rivelano sorprendentemente affini; l'architettura dell'oltretomba dantesco troverebbe, dunque, secondo Asìn Palacios, un illustre precedente nella tradizione musulmana. Pur suonando a lungo quasi sacrilega, la tesi dell'orientalista e sacerdote spagnolo, ha trovato crescente consenso tra gli studiosi e conferme dalle ricerche. Le considerazioni formulate da Enzo Cerulli e, soprattutto da Maria Corti e più recentemente da parte di Luciano Gargan, hanno finito per abbattere definitivamente il muro dello scetticismo, inserendo la questione nell'ampio ed articolato dibattito che coinvolge la storia delle relazioni tra l'Europa Cristiana e l'Islam nel Medioevo e nei secoli successivi.
Casalino Pierluigi, 2.09.2014
Casalino Pierluigi, 2.09.2014
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