Dice Giuseppe con la sua consueta competenza: in Europa siamo ancora alle prese con la politica della doppia A, imposta dalla Germania e portata avanti dalla Troika (FMI, Ue, Bce), che, in sostanza, si è sostituita ai governi nazionali e ci si augura che Renzi vada avanti con la sua azione contraria a questa ipoteca stupida e maligna. I popoli europei, aggiunge Giuseppe, sono stati chiamati dal 2008 in poi a pagare tasse e a fare sacrifici (meno occupazione e meno welfare) proprio per salvare le banche. All'Italia, in proposito è stato imposto di pagare uno dei prezzi più alti, sia in termini economici che democratici. Nel 2011 il governo Berlusconi si rifiutò di pagare per le perdite delle banche tedesche e francesi - questo il punto - le cui sofferenze erano pari al 42% del totale europeo, mentre quelle italiane erano esposte solo per il 5%. Per risposta e ostile atteggiamento la Merkel e la Troika scatenarono la guerra dello spread, che molti hanno definito - e Giuseppe dice giustamente - un colpo di Stato che portò allo "sciagurato" (ancora Giuseppe) governo Monti che subito tassò pesantemente gli italiani per salvare non certo l'Italia, che si stava riprendendo, ma per salvare le banche francesi e tedesche(!!!). Sulle banche casinò e pirata che l'Europa, conclude Giuseppe, deve risponderci e non soltanto a Renzi.
Relata refero.
Casalino Pierluigi, 6.04.2014
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Casalino Pierluigi, 6.04.2014
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