L'APOCOLOCYNTOSIS di Seneca è senza dubbio una infirmazione e una messa in ridicolo dell'apoteosi di Claudio, da cui il titolo dell'opera, ma invero maggiormente sul piano artistico e letterario, e non solo su quello politico e ancor di più su quello giudiziario. La satira postuma verso Claudio, del resto, non doveva riuscire sgradita alla stessa Agrippina, alla nel testo Seneca non fa cenno, come non fa cenno dei numerosi delitti di cui lei fu complice di Claudio: una circostanza che rafforzò la posizione della donna- e del figlio Nerone - nei confronti di Britannico, l'escluso figlio di Claudio. Così l'APOCOLOCYNTOSIS assunse un contingente valore politico, anzi partitico. Tuttavia il senso "politico" vero e proprio del lavoro di Seneca non va sopravvalutato, nonostante la magistrale intuizione di base. Non si deve dimenticare appunto che uno scrittore satirico non solo non si occupa, nel caso di specie, dei valori che reggono l'impero, tacendo delle questioni più grandi, mentre si sofferma su quelle minori, in particolare se ridicole o odiose.
Casalino Pierluigi, 27.04.2014
Casalino Pierluigi, 27.04.2014
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