venerdì 21 febbraio 2014

Laura: un'arte tra inquietudine e sensibilità.

E' pittrice asciutta e brusca, se pur inquieta, ma si resta abbagliati dalla cruda bellezza senza vergogna e senza dolore che ci propone, peraltro, con un gesto di straordinaria sensibilità. Immagini e scorci di un universo variegato e plurale nel segno di una costante evoluzione stilistica che si traduce in un disegno più ampio e più libero. Il percorso di Laura si manifesta in una scansione di crescente approfondimento del reale, caratterizzato dalla libertà dell'interpretazione dell'anatomia femminile come elemento centrale del cosmo, fino a raffigurare busti come questo, rappresentato in una posa ieratica e al tempo stesso di sfida; pervasa da un linguaggio neo-futurista, l'arte scarna e provocatoria di quest'autrice monregalese rivela una visione molto moderna e disincantata e sembra fornire davvero una soluzione agli interrogativi dell'esistenza. Laura recupera, infatti, l'ancestrale senso dell'essere donna anche in espressioni floreali (soprattutto in altre opere) che fanno il verso al misterioso progetto di William Blake. Ricca di spunti che richiamano l'influenza cromatica di un Cézanne e delle grandi suggestioni maturate tra il XIX e il XX secolo, Laura esprime nella particolarità del suo busto di donna una sottile capacità di linguaggio, tra seduzione e persuasione, che, lungi dal contraddirne l'originale ispirazione, ci offre, attraverso una speciale spettrografia, un messaggio di speranza. Quella speranza che solo la creatività può continuare a tenere accesa.
Casalino Pierluigi, 21.02.2014

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