lunedì 29 novembre 2021

"Il sacramento della penitenza e della riconciliazione" del dottor Matteo Vinai alla prova della Misericordia divina.


Giovane e brillante studioso imperiese di filosofia e di scienze religiose, e pur impegnato nel sociale e nella catechesi, il dottor Matteo Vinai sta promuovendo la presentazione del suo libro sul tema della penitenza e della riconciliazione. Muovendo dal pensiero di Sant'Agostino sul quale ha discusso con lode la tesi di laurea presso l'Ateneo genovese, Vinai affronta un un'argomento cruciale della coscienza umana, non solo del cristiano, approfondendo i legami che uniscono l'invisibile e il visibile della nostra persona, oltre che l'interagire delle nostre emozioni, sensazioni ed impressioni con la speranza salvifica che ci apre gli occhi della speranza e della rigenerazione dell'anima. Con un ricco apparato bibliografico e critico, la pubblicazione di Vinai ripercorre il filone dottrinale del sacramento della penitenza, senza nulla lasciare al caso, ma promuovendo un'analisi illuminante su uno dei momenti tipici dell'itinerario di conversione. Controcorrente con una parte del pensiero contemporaneo, Vinai riafferma il primato della coscienza, non relegandola ad un impressionante e semplicistico sistema neuronale. Il supplemento d'anima della coscienza risiede nella capacità di comprendere i nostri limiti e a riflettere sulla nostra condizione umana e fragilità esistenziale. La coscienza e l'interrogarci sul bene e il male in noi e da noi, sembra dirci Vinai, non possono essere ridotti ad un un algoritmo, né possono essere immersi nell'intelligenza artificiale di una macchina. In un'epoca sconfortante in cui il rumore e il troppo parlare travalica il silenzio e l'esame di sé, Vinai ci ricorda  invece, che il sacramento della penitenza supera ogni percorso della razionalità che mai riuscirà a fare di noi delle persone veramente umane. L'umiltà è la nostra autentica grandezza nel solco dei consigli evangelici. E attraverso l'umiltà si origina quel fremito di bellezza e di sofferenza ad un tempo che scioglie il ghiaccio del male e feconda la nostra esistenza. Su questo aspetto si basa l'insegnamento della Chiesa cattolica che, aldilà di ogni crisi storica, porta a avanti il messaggio centrale della Redenzione, che si manifesta nel rapporto tra colpa, amore e perdono. Un insegnamento che Vinai riprende nella consapevolezza che in un mondo sconvolto dall'egoismo e dall'odio solo la confessione dei nostri errori conduce alla trasformazione della coscienza  e a far sgorgare da essa una fonte viva di conversione (metanoia), di rinnovamento e di dialogo senza confini. In sintesi questa è la via verso la pace contro tutte le distorsioni dell'io provocate dal peccato e al recupero del dono della Misericordia divina.
Casalino Pierluigi 

domenica 28 novembre 2021

Genova, il Ponente ligure tra papa Innocenzo IV e Federico II di Svevia


Nel 1235 la Repubblica di Genova, impegnata con altri comuni italiani contro le pretese di Federico II di Svevia, re di Germania e di Sicilia, divenuto imperatore, intervenne con una flotta armata condotta da privati, anche di altri centri liguri, tra cui Sanremo(che con Genova ebbe sempre rapporti alterni), se pur controllata dallo Stato, per punire l'emiro di Ceuta, colonia genovese, che si era ribellato. La spedizione, al comando di Ugo Lercari, riportò un grande successo e i Saraceni, arrendendosi, pattuirono il pagamento di un forte indennizzo. Onde agevolarne l'incasso, i genovesi ottennero di poter riscuotere i diritti doganali comunque esigibili in loco. Il provvedimento relativo in lingua araba era detto "maunah" e da quella parola derivò il termine di "maona" posto ad indicare una "unione di creditori contro terzi". Nel frattempo Federico II, vittorioso contro i comuni italiani della ricostituita Lega Lombarda, il 27 novembre 1237, nella battaglia di Cortenuova, memore della disfatta di Federico Barbarossa, suo avo, a Legnano, fece portare il carroccio a Roma per esporlo nel Campidoglio a monito per i suoi nemici. Tuttavia i Comuni non si arresero. A Genova fu inviata una richiesta di totale sottomissione, alla quale la Superba rispose negativamente come aveva fatto con il Barbarossa. E poiché lo Svevo esortò alla rivolta contro Genova, Savona, Albenga, Diano, Oneglia, Porto Maurizio e Ventimiglia (già a suo tempo  insofferenti del dominio genovese e poi ad esso sottomesse), la Repubblica si alleò con Papa Gregorio IX, già ai ferri corti con l'imperatore, e, controvoglia, anche con Venezia. Dopo alterne vicende il Pontefice, nel 1241, indisse a Roma un Concilio per pronunciare una nuova scomunica contro Federico II, dopo quella pronunciata per aver soppresso le libertà ecclesiastiche in Sicilia e per il suo atteggiamento ambiguo in tema di crociate contro gli infedeli e la sua alleanza con il Sultano d'Egitto. Alla notizia dell'indizione del Concilio, Federico annunciò che si sarebbe opposto con le armi al transito in Italia, soprattutto via Liguria, dei prelati francesi, spagnoli e inglesi convocati a Roma. Genova mandò allora ventisette galee a Nizza, città ligure allora alleata della Repubblica di San Giorgio (da quando il partito genovese aveva assunto le redini della città,  estendendosi alla Rocca di Monaco), affinché i monsignori fossero imbarcati e trasportati ad Ostia per partecipare al Concilio. Successivamente Federico riuscì a sconfiggere sul mare la flotta ligure-genovese, ma Genova si riprese quasi subito con un capolavoro della sua marineria, che sorprese l'imperatore. Le galee genovesi trasportarono infatti il nuovo Papa Innocenzo IV, ligure di nascita, da Civitavecchia a Genova. Di lì il Pontefice si trasferì in Francia, via Ponente, per cercare l'alleanza con quel sovrano, riuscendo finalmente a far tenere il Concilio a Lione nel 1245. 
Casalino Pierluigi 


mercoledì 17 novembre 2021

martedì 16 novembre 2021

Dove va la Cina.


Il confronto tra Cina ed Occidente è più aperto di quanto sembri, nonostante che lo si riconduca al contesto (o schema) da guerra fredda non solo economica: un confronto che rischia di sottovalutare la Russia e i suoi tentativi di dividere le democrazie dell'Occidente e di destabilizzarle. Ma questa è un'altra storia. Per tornare alla Cina, va detto chiaramente che il confronto con l'Occidente non consente di comprendere adeguatamente come la Cina si sia posta in posizione dialettica con il modello occidentale e per quale via sia giunta all'attuale ruolo di superpotenza pur nel solco del suo classico solco di dispotismo orientale che l'accomuna alla Russia di sempre per il tipo di vocazione pilitica e storica che condivide con i regimi moscoviti. L'importante è, infatti, per una consapevole analisi della Cina, esaminare i concetti di popolo, di democrazia, sviluppo, spirito, potenza, nazione e altro ancora e verificarne l'interpretazione che a tali concetti viene data in Cina. E tutto ciò, senza dimenticare le tante contraddizioni ideologiche e politiche della Cina di oggi. Se è vero, a questo riguardo, che il termine chiave è sicuramente fuqiang (prosperità e potenza), teorizzato dall'antico filosofo Han Feinzi, e che la Cin mira sempre all'obiettivo della propria potenza e superiorità, alla continua ricerca della consacrazione di quel ruolo imperiale che è nel DNA cinese fin dalle origini. Un DNA che è ostile a quanto è straniero. Un Celeste Impero che ambisce ad essere l'Unico. Solo in questo modo Pechino tenta di annullare i propri traumi identitari. Con la sconfitta ad opera dei Giapponesi, la Cina si sentì relegata ad una posizione di inferiorità e a percepire la necessità di una rivalsa. Forse il solo atteggiamento di ammirazione e di stima la Cina lo ebbe nei confronti dell'Impero Romano, che ben conosceva e con il quale aveva contatti non irrilevanti. Il 2021 e' stato l'anno del centenario della nascita del Partito Comunista Cinese, anche non più pedissequamente uniformato al pensiero maoista. Se mai l'odierna RPC rappresenta la pragmatica continuazione dell'impero cinese in salsa confuciana e marxista. Non è un caso, in tale ottica, che le altre parole chiave per capire la Cina sono hexie( armonia) e wenming (spirito), sulla scia appunto del marxismo legato alle tesi di Li Dazhao nel 1923, intese ad orientare il Paese "verso un infinito futuro". All'inizio della riforma capitalistica di Dengxiaping del 1978, dopo lo strappo definitivo con l'Urss, la Cina ha vissuto un costante balzo in avanti, attraverso continue mobilitazioni alla ricerca di una fusione del sapere occidentale con l'anima cinese sulle basi di un socialismo pragmatica che ha rinunciato alla visione circolare della Storia. La Cina, peraltro, resta uno dei Paesi più deficitari dal punto di vista del rispetto dei diritti umani; e infine non è  da trascurare la possibile lotta di potere che si potrebbe aprire nel momento in cui entreranno in vigore i limiti di età per assumere incarichi in seno al Partito Comunista e sul fatto che anche il leader supremo debba misurarsi con essi. Uno scenario sul quale riflettere.
Casalino Pierluigi 

domenica 7 novembre 2021

Cos'è l'amore ?


In tanti hanno provato a spiegarlo, ma ancora oggi resta un concetto senza definizione. Forse è anche questo il bello dell'amore: il suo eterno alone di mistero.


Indice
 · Che cosa vuol dire "amore"
 · Che cosa significa amare
 · Quando si passa dall'innamoramento all'amore
 · Frasi sull'amore
I poeti scrivono su questo argomento senza sosta. Allo stesso modo, cantanti, filosofi e romanzieri non possono che essere affascinati da questo tema così vasto e complesso, che sfugge a qualsiasi definizione univoca. Il termine "amore" ha sempre fatto parlare, a volte anche discutere, proprio per la sua difficoltà e astrattezza. "Che cos'è l'amore?" è una domanda che si pongono in molti, ma in pochi sono riusciti a trovare una risposta condivisa da altri, dato che essa può variare a seconda delle differenti discipline, dalla filosofia alla psicologia, fino alla scienza e alla poesia.

Cercheremo di capire tutti i possibili significati e le sfumature dell'amore, tenendo in considerazione anche quando si passa dall'innamoramento all'amore vero e le diverse descrizioni che i vari poeti e scrittori ne hanno dato nel corso dei secoli. Tuttavia, sapevi che esistono persone che hanno paura di amare? Questo timore si chiama filofobia e si verifica più spesso di quanto si possa immaginare...






Vesi il Video di Domenica Melillo
Che cosa vuol dire "amore"
Tutti pensano di sapere che cosa sia l'amore, ma la verità è che in pochi realmente ne conoscono il significato. Innanzitutto, l'amore, quello vero, non è un'emozione, bensì un sentimento. Quest'ultimo si differenzia dalla "semplice" emozione per la sua durata: infatti, un sentimento dura nel tempo, si costruisce giorno per giorno e non è istantaneo e passeggero come l'emozione. L'amore nasce sì spontaneamente, ma va nutrito e coltivato con il passare del tempo.

Se cercassimo la sua definizione esatta sul vocabolario, troveremmo questo: «Sentimento di viva affezione verso una persona che si manifesta come desiderio di procurare il suo bene e di ricercarne la compagnia». Per quanto corretta possa essere, non potrà mai soddisfarci perché l'amore è sicuramente molto di più. È il sentimento delle contrapposizioni, nel suo essere sia irrazionale, perché quando ci "colpisce" non lo possiamo controllare, ma è anche logico. Lo è poiché tocca sia il cuore che la mente. Infine, è un affetto sia spirituale che fisico.

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Che cosa significa amare
Il termine "amore" deriva dal latino amor, amoris e inizialmente indicava quel desiderio che ci attrae verso un'altra persona. Questo sentimento aveva una connotazione più fisica e impulsiva, che lo rendeva carnale e quasi animalesco. Con il passare del tempo, però, l'amore ha assunto anche la sua componente metafisica e spirituale, avvicinato soprattutto al sentimento religioso condiviso da Dio e gli uomini.

Così, oggi, quando si dice di amare qualcuno, si sottintende sia un legame di tipo fisico che un rapporto di sintonia e complicità mentale. Amare veramente significa apprezzare qualcuno per quello che è, con i suoi pregi e difetti. Vuol dire scegliere una persona in libertà e desiderare il meglio per lei, volendo starle vicino sempre, nei momenti positivi e in quelli difficili della sua vita. Amare corrisponde ad anteporre la felicità dell'altro alla propria. È il verbo di chi preferisce dare piuttosto che ricevere, senza pretendere nulla in cambio, dedicandosi all'altro con attenzioni quotidiane e non per forza con grandi gesti.


Quando si passa dall'innamoramento all'amore
Quando ci s'innamora, ci sono segnali piuttosto evidenti. Si continua a pensare a quella persona, contando i giorni, le ore e i minuti che mancano al prossimo incontro. La sua presenza o anche solo il pensiero di rivederla possono rendere una giornata difficile, in cui sta andando tutto storto, meno pensante e più positiva. Allo stesso modo, ricordarla nella mente accelera i battiti del cuore, ci isola nell'intimità della nostra riflessione, rendendola una costante dei nostri discorsi a voce alta e non. L'innamoramento è l'idillio, è la fase dell'idealizzazione dell'altro e al tempo stesso il momento dove la passione prende il sopravvento. Tuttavia, come si capisce quando si sta passando da questo periodo all'amore vero?

Innanzitutto, come abbiamo già anticipato, l'amore vero di costruisce e lo si coltiva nel tempo. Non c'è regola "temporale" ben precisa, ma più ci si avvicina, più s'inizia a vedere il partner per quello che è, senza ideali. Si ama la sua persona con tutti i difetti, mettendo in secondo piano l'impulso di cambiarla. Per questo, l'amore vero richiede impegno, mediazione e volontà di scendere a compromessi. Inoltre, affinché una relazione duri per tutta la vita non deve mai venire a mancare l'intimità. Per intimità s'intende sia la sfera sessuale, con la passione e la sensualità indispensabili per una coppia, sia la sintonia emotiva, fatta di confidenze e complicità mentale.


Video di Domenica Melillo
Frasi sull'amore
Dato che l'amore è uno dei sentimenti più affascinanti, ma anche complessi e difficili da spiegare, molti poeti e romanzieri ne hanno scritto nei loro testi, mentre quasi ogni cantante ha cercato di spiegarlo nelle proprie canzoni. Per questo motivo, lasciamo ora la parola ai grandi autori, così da poter vedere come sia stato spiegato "il verbo amare" nelle diverse discipline e nel corso del tempo.

Frasi sull'amore in poesia e letteratura

Il vero amore ha inizio quando nessuna cosa è richiesta in cambio.
Antoine de Saint-Exupéry

L’amore è vaporosa nebbiolina formata dai sospiri; se si dissolve, è fuoco che sfavilla scintillando negli occhi degli amanti; s’è ostacolato, è un mare alimentato dalle lacrime degli stessi amanti. Che altro è esso? Una follia segreta, fiele che strangola e dolcezza che sana.
William Shakespeare, Romeo e Giulietta

Amor, ch'a nullo amato amar perdona
Dante Alighieri

L’amore è un mistero. Perché mai ci innamoriamo? È un grande furore che ci placa di tutti i nostri tormenti, è una grande pena che ci guarisce da tutte le guerre. L’innamorato è uno strano guerriero che sorride e vuole bene agli altri. L’innamorato fa sbocciare tutte le rose del mondo, ma gli altri le calpestano per un impulso improvviso di bruciante gelosia.
Alda Merini

Solo quando cessiamo di porre condizioni al nostro amore, cominciamo davvero a comprendere cosa significhi amare.
Leo Buscaglia

Il vero amore non è né fisico né romantico. Il vero amore è l’accettazione di tutto ciò che è, è stato, sarà e non sarà.
Khalil Gibran

L’amore impedisce la morte. L’amore è vita. Tutto, tutto ciò che io capisco, lo capisco solamente perché amo. È solo questo che tiene insieme tutto quanto.
Lev Tostoj

Amare se stessi è l’inizio di una storia d’amore lunga tutta la vita.
Oscar Wilde


Frasi sull'amore in filosofia

La più castigata frase che abbia udito: nel vero amore è l'anima che avvolge il corpo.
Friedrich Nietzsche

L’amore è composto da un’unica anima che abita in due corpi.
Aristotele

L’amore non si vede in un luogo e non si cerca con gli occhi del corpo. Non si odono le sue parole e quando viene a te non si odono i suoi passi.
Sant'Agostino

Amare è gioire, mentre crediamo di gioire solo se siamo amati.
Aristotele

Frasi sull'amore in psicologia

L’amore è possibile solo se due persone comunicano tra loro dal profondo del loro essere, vale a dire se ognuna delle due sente se stessa dal centro del proprio Corpo.
Casalino Pierluigi