Il passato fa i dispetti per la difficoltà di riscriverlo e di capirlo meglio. Il futuro vive invece per fare dispetti, anche quando non c'è ancora. Sul più bello si apre una porta, oltre la quale non siamo sicuri di ricordare cosa abbiamo intravisto o intuito. Presentimenti che ci fanno immaginare il futuro, senza esserne però certi. Argomento scivoloso, tortuoso, infido, anche perché di ciarlatani è pieno il mondo. Esiste davvero un'apertura nascosta verso il divenire? Contro i falsi presagi mettevano già in guardia gli antichi testi sumerici e lo stesso Maimonide. Possiamo indovinare la nostra e altrui sorte quasi come in una nebbia. È lo stesso sguardo penetrante che ci fa scoprire il passato ignoto che grava sul nostro destino. Il futuro è vicino, vicinissimo. Se solo riuscissimo a svelarlo, a incontrarlo da qualche parte. Allora partiamo subito per questo luogo introvabile, sfuocato, pericoloso e seducente, attraente. Andiamogli incontro subito, a tutti i costi: individuiamo ed indoviniamo il mondo, finché abbiamo il tempo per farlo e parole per dirlo.
Casalino Pierluigi
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