La storia del latino e del greco è una sola storia quando se ne segnano le traiettorie sulla mappa della cultura europea. Tuttavia esistono divergenze anche in relazione al diverso modo in cui si è pensato all'uno e all'altro. Il latino suggerisce durata e stabilità, il greco evsnescenza e rovina, raffigurazione stessa della nostalgia, emblema di pensiero, di immaginazione e di vita. Il greco rappresenta umani e dei, politica, miti, luoghi, visioni estetiche, emozioni, concezioni estetiche e sentimenti. Il latino universalità e organizzazione, il greco culto della parola, ricerca della verità. Con entrambe le lingue si può ancora ridare senso al mondo, significato ai nostri discorsi, sprofondati in una miserevole cultura liquida. Se è vero che al latino è mancato l'avvio influente del greco, peraltro si è perfezionato con due campioni come Cicerone e Virgilio. Il greco ha saputo trasformare le divisioni in realtà critiche, il latino ha preservato il culto della parola e dell'appartenenza ad una collettività di genti diverse. Di queste lingue e del loro messaggio abbiamo ancora bisogno, abbiamo soprattutto bisogno.
Casalino Pierluigi
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