martedì 22 gennaio 2019

Alfarabi, un islamico sui generis tra ortodossia e neoplatonismo

Secondo alcuni studiosi, Alfarabi avrebbe creduto nella metempsicosi, se pur tale affermazione risulti piuttosto problematica da sostenere. E ciò anche perché lo stesso filosofo arabo sostiene che Alfarabi sostiene che la dissoluzione dei corpi umani o animali, dopo il rimescolamento degli elementi ad altri corpi altrettanto umani o animali. Altri studiosi non meno autorevoli ritengono invece di escludere categoricamente che Alfarabi inclini verso la metempsicosi o verso qualsiasi tipo di reincarnazione. E quest'ultima affermazione, in linea di principio, sembra più calzante con la posizione autentica di Alfarabi. Piuttosto, in realtà, Alfarabi sembra sostenere, alquanto peregrinamente, tuttavia, una sorta di eternità della materia e della produzione di successivi esseri viventi nella materia, fino a culminare in esseri perfetti come l'uomo. Se però se ne evince che così Alfarabi giustificherebbe che gli esseri umani siano infiniti, d'altra parte anche tale altra affermazione non sarebbe in perfetta sintonia con il pensiero del filosofo arabo. In ogni caso, peraltro, una rilettura più compiuta delle opere di Alfarabi ci farebbe ritenete che lo stesso si discosti dal creazionismo islamico, senza sposare la tesi della metempsicosi. Sull'argomento non si mancherà di tornare....
Casalino Pierluigi.

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