venerdì 8 dicembre 2017

MASSIMO D'AZEGLIO GENIO E INTELLIGENZA

Ne I MIEI RICORDI, Massimo D'Azeglio formula molte considerazioni sul vivere. Una di queste è quelle di concedere ai teologi che l'amore illecito è sempre un inconveniente sociale, insistendo però sul fatto che resta pur sempre innegabile che un amore degno e generoso può spingere ad opere utili ed a nobili sacrifici, mentre il "tristo errore" di lasciarsi cogliere dalla sola bellezza, unita ad un anima, "se non perversa, fiacca e triviale", trascina talvolta ad incalcolabili conseguenze, "tormento e danno dell'intera vita". D'Azeglio narra di essersi innamorato di una bellissima ragazza, purtroppo assai ignorante, e di aver sperimentato la iattura di una simile scelta, scelta che fu rivista a causa dell'essere passata la donna nelle mani di un patrizio spiantato, noto poi per essere ladro ed usuraio. Meglio così, da un lato, per l'intellettuale piemontese, che, nella circostanza, commentava che così va il mondo, senza bisogno di lamentarsi. "Le bruit est pour le fat, la plainte est pour le sot; l'honne^te homme trompé, s'éloigne et ne dit mot.
CASALINO PIERLUIGI

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