domenica 31 dicembre 2017

COME SI ARRIVO' AL CROLLO DEL MURO DI BERLINO E DELL'ORDINE DI YALTA

La morte di Kennedy, assassinato nel 1963 in circostanze tuttora oscure a Dallas, in Texas, e il siluramento di Kruscev da parte di una direzione collegiale di burocrati guidati da Leonida Breznev, nel 1964, sembrò bloccare la distensione. Breznev si dimostra politicamente molto più cauto di Kruscev, ma mantiene aperta la porta del dialogo. Tuttavia il nuovo segretario del Pcus esporrà con brutale franchezza la teoria della sovranità limitata, in forza della quale si giustificano gli interventi  armati in difesa dello statu quo e della pax sovietica ordinerà quindi l'invasione della Cecoslovacchia nel 1968 e dell'Afghanistan nel 1979. Alla sua morte, dopo i brevi interregni di Yuri Andropov - 1982-1984- e di Konstantin Cernienko - 1984-1985-, nel 1985 il potere passa nelle mani di Mikhail Gorbaciov che intraprese un vasto programma di riforme, perestroika, che mette in discussione le basi stesse della monolitica struttura comunista comunista dello stato. Timide aperture al libero mercato, al pluralismo politico, la liberazione di dissidenti storici come il fisico nucleare Andrei Sacharov, il ritiro dall'Afghanistan, vero e proprio Vietnam sovietico, portano a importanti rivolgimenti di politica interna ed estera. E' lo straordinario periodo del 1989. Il mondo assiste attonito alla liquidazione in brevissimo tempo dei regimi comunisti in tutta l'Europa orientale. La sfera di influenza sovietica che si dissolve nelle storia e nell'immaginario collettivo con la caduta del Muro di Berlino., a conclusione di una devastante crisi economica che non è più possibile mascherare con i trucchi dell'ideologia..
Casalino Pierluigi

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