Opera di Abu Nasr al-Farabi (870-945). il "secondo maestro" dopo Aristotele, si presenta, ad una prima superficiale lettura, come un'utopia politica ispirata alla Repubblica di Platone. Ad un più attento esame, però, emerge una complessa tessitura teoretica che proietta il problema politico in una dimensione metafisica, ben contestualizzata nell'evoluzione del pensiero islamico. L'uomo vive in società per acquisire la felicità, tanto quella pratica riservata all'uomo comune quanto quella teoretica riservata al filosofo, e l'ordine del cosmo riflette l'ordine del mondo civile. se grande rilevanza assumono temi neoplatonici, come la gerarchia delle intelligenze, o aristotelici, come il rapporto materia-forma, la peculiare figura dell'imam-profeta-re, capo della città virtuosa, richiama espliciti temi sciiti, mentre la teologia negativa e la assoluta trascendenza di Dio trovano nello stesso Corano i loro referenti più immediati.
Casalino Pierluigi
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