venerdì 25 agosto 2017

LA COREA DEL NORD, PARADISO PERDUTO DEL COMUNISMO

L'invito ai turisti russi di visitare la Corea del Nord nel ricordo del paradiso perduto del comunismo sovietico rappresenta una delle ultime trovate di quel regime per accreditarsi come erede naturale di quel sistema, oltre che come una società dove far immergere chi conobbe il comunismo nella sua antica dimensione smarrita. Non è ben chiaro che posizione la Russia di Putin abbia verso Pyongyang, ma certamente non sarà solo questa proposta a fa rimpiangere ai cittadini russi il mito della Russia di Stalin: mito che pare la Russia sia desiderosa di rivivere. E ciò forse in polemica con una Russia quella odierna dove una certa eguaglianza è scomparsa, ma anche un segnale che può essere strumentalizzato dalla stessa leadership russa a suo favore nella sempre maggior richiesta di stalinismo. Una contraddizione apparente, ma alla fin fine che confluisce nell'unico obiettivo russocratico, mentre più difficile da capire il tentativo nordcoreano di rimettere a suo fianco gli ex comunisti russi e quelli (in realtà oggi un po' diversi) comunisti cinesi.
Casalino Pierluigi

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