domenica 31 agosto 2014
LA RUSSIA NEL CARTEGGIO HITLER-MUSSOLNI (1939-1940)
Il carteggio Hitler-Mussolini di questo periodo riflette il mutamento dei fronti politici nel 1939-1940. Evocando i principi dell''ispirazione politica che era alla base del nazifascismo, secondo il Duce, la soluzione del problema tedesco dello Spazio Vitale si sarebbe risolto solo con l'annientamento della Russia bolscevica, poi sarebbe venuto il turno delle democrazie occidentali....La Russia con la sua immensa superficie di 21 milioni di chilometri quadrati e nove abitanti per chilometro quadrato, aggiungeva Mussolini, avrebbe offerto in tutta la sua ampiezza territoriale lo sfogo del destino tedesco....Del resto, sempre sottolineava Mussolini, La Russia, dalla vittoria definitiva di Stalin, sta subendo senza dubbio una trasformazione dei principi bolscevichi nella direzione di una forma di vita nazionale russa....se il bolscevismo si sviluppa in uno stato nazionale russo e in un'idea economica, esso rappresenta allora una realtà contro la quale non abbiamo né interessi, né una ragione di combattere. Fin qui Mussolini. Nel 1945, in retrospettiva, Hitler sostenne ancora di "aver avuto per un anno intero la speranza che sarebbe stata possibile una seria intesa russo-tedesca (a seguito delle purghe staliniane) dal momento che egli aveva l'impressione che Stalin avesse distrutto le classi colte e dirigenti giudaiche per creare un potere statale nazionale russo e si fosse incamminato sulle orme di Pietro il Grande (Le Testament politique d'Hitler). In senso contrario, tuttavia, va registrata la sua ammissione che "il patto non è mai stato leale, poiché profondo è l'abisso tra le ideologie" (Diario di Engel, 18.12.1940).
Casalino Pierluigi, 31.08.2014
Casalino Pierluigi, 31.08.2014
IL FALLIMENTO PROSSIMO VENTURO DELLA POLITICA ECONOMICA EUROPEA
Giuseppe legge l'articolo pubblicato oggi, 31 agosto 2014, da IL SOLE 24 Ore, e a firma dell'eccellente Adriana Cerretelli, Europa, cambiano le persone, ma non l'idea di Unione. Dice la Cerretelli e Giuseppe gode, come godono tutte le persone di buon senso e di intelligenza: "dunque, salvo clamorose smentite, il rischio anche questa volta - e si parla delle nomine del Consiglio Europeo, farsa delle farse- è che cambino gli uomini al timone delle istituzioni Ue, ma che il corso dell politica europea resti sempre lo stesso: deludente, inadeguato, quando non fallimentare". Se non si cambia registro, e così sarà, il fallimento sarà inevitabile sotto il peso del fanatismo del rigore e della mancanza di intelligenza e di prospettiva di alto livello. Da incorniciare questo articolo della Cerretelli, dice Giuseppe, e noi ci uniamo nell'esaltare la richiesta di porre fine a questa farsa delle farse di un'Europa che sa solo predicare austerità. La crisi del 1929 ci ha insegnato che bisogna spendere per salvare l'economia e i popoli.....W Giuseppe e la Cerretelli....Renzi svegliati, ribadisce Giuseppe, svegliati...taglia sprechi e privilegi, ma inietta liquidità nella società e infischiatene dei censori alla tedesca nascosti nella Banca Centrale di Berlino....Et relata refero....Casalino Pierluigi, 31.08.2014
venerdì 29 agosto 2014
Platone
Per quanto Platone sia il più antico dei filosofi di cui sia giunta l'opera quasi completa, i pensatori di circa ventiquattro secoli dopo possono ancora permettersi di trasmettere le sue idee: si tratti di logica o di metafisica, di estetica o di filosofia politica, Platone resta il punto di partenza. I suoi Dialoghi conservano tutta la loro vivezza, la loro potenza d'urto: ma è facile perdersi, e il lettore moderno ha bisogno di un'introduzione breve e coerente, che non richieda previo studio, né dell'autore, né del linguaggio e della storia della filosofia. A ciò hanno provveduto molti studiosi concentrandosi sui principali problemi per lo studio del Platone che divenne un filosofo. Si può insegnare quel che fa di un individuo un modello d'umanità? In caso affermativo, che qualità dovrebbe essere avere un tale maestro? Se si ritiene che dovrebbe conoscere ciò che insegna, in che cosa consiste questa conoscenza, quali sono i suoi oggetti, e che importanza hanno tra gli altri? Dati simili maestri, quali ordinamenti politici sono più intesi ad assicurare che essi possano svolgere il loro compito? Le risposte di Platone a quesiti di tale genere vanno in profondità, anche se alcune di esse mettono in crisi la maggior parte dei filosofi e dei pensatori politici moderni.
Casalino Pierluigi, 29.08.2014
Casalino Pierluigi, 29.08.2014
DANTE E LA RAGIONE
Sembra che Dante abbia continuato a considerare la ragione, rappresentata da Aristotele e, in subordine dall'islamico Averroè (Ibn Rushd), tramite la mediazione di Sigieri di Brabante, una rilevante, se pur la più importante, fonte di verità, persino in ordine ad argomenti di natura religiosa. La citazione che il Poeta fa nel Canto XXVII, 46-48, del Paradiso, è coerente con i passi del Convivio che affidano alla ragione il potere di innalzare la mente verso la verità, fino al punto in cui è richiesta la guida dello Spirito Santo. La differenza tra il Convivio e il Paradiso è che il tema principale di Dante è il genere di verità che non è mai pienamente accessibile alla ragione.
Casalino Pierluigi, 29.08.2014
Casalino Pierluigi, 29.08.2014
giovedì 28 agosto 2014
LA FARSA DELL'EURO E' FORSE DAVVERO GIUNTA ALL'ATTO FINALE
Emblematica e significativa è la vignetta de THE ECONOMIST con Renzi ritratto sulla barca dell'Euro(pa) che affonda. Logica conclusione di una vicenda grottesca, sottolinea ancora una volta Giuseppe, esito scontato di un processo, quello della moneta unica fatta con i piedi....L'euro è morto e l'Europ, quella seria e federale va rifondata....Così Giuseppe et relata refero....
Casalino Pierluigi, 28.08.2014
Casalino Pierluigi, 28.08.2014
lunedì 25 agosto 2014
L'eredità della prima guerra mondiale.
La seconda guerra mondiale fu in gran parte una replica ella prima. Ovvie le differenze, L'Italia combatté nel campo opposto, anche se poi cambiò di nuovo campo, prima della fine del conflitto. La guerra scoppiata ne settembre del 1939 fu combattuta in Europa e in Africa Settentrionale, si intrecciò parzialmente nel tempo, se non nello spazio, alla guerra che si svolse in Estremo Oriente, iniziata nel dicembre del 1941: le due guerre, però restarono distinte (pur se quella estremoorientale arrecò danni agli USA e alla Gran Bretagna) e l'unico vero accavallamento si ebbe quando l'attacco nipponico a Pearl Harbour indusse Hitler a dichiarare erroneamente guerra agli USA. Per ogni altro verso, la guerra europea e le sue origini possono essere considerate come una storia a sé, rispetto alla quale i fatti dell'Estremo Oriente costituiscono distrazioni occasionali e secondarie. I contendenti delle due guerre furono sostanzialmente gli stessi e se gli alti e bassi del secondo conflitto furono più violenti l'esito di quest'ultimo fu identico al primo. Molti furono i progetti utopistici concepiti nel corso degli eventi bellici, ma alla fine tutte virtualmente le frontiere in Europa ed in Estremo furono ristabilite, con la grossa eccezione della Polonia e degli stati baltici, così com'erano. L'unico serio cambiamento che si ebbe fra la Manica e l'Oceano Indiano fu quello del passaggio dell'Istria alla Jugoslavia, ratificato, non senza polemiche, nel dopoguerra dal trattato di Osimo. La prima guerra mondiale distrusse i vecchi imperi e fece nascere nuovi stati, mentre la seconda non creò alcun nuovo stato e soppresse solo l'Estonia, la Lettonia e la Lituania, rigenerate dopo il crollo dell'ordine di Yalta e della fine dell'URSS. Se si facesse la domanda: perché si fece la guerra, per la prima la risposta sarebbe "per decidere come l'Europa dovesse essere rifatta", mentre per la seconda, invece, più semplicemente:"per decidere se quest'Europa rifatta dovesse continuare a sussistere". La prima guerra mondiale spiega la seconda e, di fatto, ne fu la causa.
Casalino Pierluigi, 25.08.2014
Casalino Pierluigi, 25.08.2014
sabato 23 agosto 2014
Il paradosso di Erdogan
La Turchia Sotto Erdogan appare più ricca, ma meno libera. Se il leader turco vorrà rappresentare interamente il suo Paese, dovrà anche interpretare la sensibilità di quella parte della società che vive sulla costa mediterranea e dell'Egeo. E ciò nondimeno Erdogan affronta ora anche la sfida insidiosa che viene portata dagli eventi che si succedono in Siria e soprattutto in Iraq. Un'arma che si ritorce contro la politica adottata in quella zona del mondo.
Casalino Pierluigi, 23.08.2014
ERDOGAN'S PARADOX
Turkey under Erdogan is more affluent, but less free.
Casalino Pierluigi, on August, 23sd, 2014
Casalino Pierluigi, on August, 23sd, 2014
giovedì 21 agosto 2014
Euro
Dio greco del vento che soffia da sud-est ed soprannominato Argestes, cioè quello che rischiara. Come gli altri dei del vento connessi ai punti cardinali, è figlio di Eos, la dea greca dell'aurora. Non ha nulla a che vedere con la sciagurata moneta unica adottata dalla Ue, anche se il nome è legato al concetto stesso di luce e di aurora, purtroppo non alla luce della speranza, ma alle tenebre della disperazione economica....e della stupidità maiuscola.
Casalino Pierluigi, 21.08.2014
Casalino Pierluigi, 21.08.2014
ESPERIDI
Ninfe greche che insieme al drago Ladon custodiscono l'albero delle mele d'oro, nel giardino degli dei (situato nell'odierno Marocco). Erano considerate figlie della notte (Nyx) oppure del gigante Atlante (leggi sul web gli articoli di Casalino Pierluigi su Atlante e su Ercole).
Casalino Pierluigi, 21.08.2014
Casalino Pierluigi, 21.08.2014
Europa
Nel mito è la figlia del re fenicio Agenore. Fu rapita da Zeus, il Giove dei Latini,, che aveva preso le sembianze di un toro, e portata a Creta; le sacre nozze (hieros gamos) dei due sono connesse ad un platano sacro. Non è certo se dietro Europa vi sia una dea pre-ellenica della Luna o della terra, e neppure se il suo nome derivi dal semitico ereb (scuro, da cui l'arabo gharab o tramonto, che da il nome al Maghreb). Il motivo, che compare nell'ellenismo, di un velo che forma una volta sul capo di Europa è spesso interpretato come un simbolo del cielo. L'Europa dell'euro, dice Giuseppe, non ha nulla di mitico e di bene augurante, ma rappresenta il trionfo della tristezza per i popoli del Vecchio Continente.
Casalino Pierluigi, 21.08.2014
Casalino Pierluigi, 21.08.2014
martedì 19 agosto 2014
La decisione di Hitler per la soluzione militare ad Oriente. L'operazione Barbarossa.
La Russia restava per Hitler il grande problema d'Europa nonostante l'alleanza firmata con Mosca nell'agosto del 1939. La Germania nazista aspettava il momento favorevole, tuttavia, per ribaltare quest'intesa tattica e risolvere una volta per tutte la questione orientale. Il cambiamento progressivo della posizione di Hitler puntava ad aprire al mercato tedesco e allo spazio vitale della Germania l'immenso spazio della Russia euroasiatica per consentire a Berlino di rafforzarsi nel contesto della sua politica di dominio mondiale.
Casalino Pierluigi, 19.08.2014
Casalino Pierluigi, 19.08.2014
domenica 17 agosto 2014
La patologia del'euro e dell'eurozona: un sistema sbagliato e surreale che condanna alla miseria senza fine attraverso metodiche fuori dalla realtà e destinate a bloccare l'economia per decenni e aprire scenari di sovvertimento sociale senza pari. La responsabilità chi detta le regole di questa straordinaria mascherata dell'economia reale avrà da risponderne davanti al tribunale della Storia. Fin qui Giuseppe, ma con lui una schiera sempre più vasta di ben pensanti. Et relata refero. Casalino Pierluigi, 17.08.2014
EUROZONA, INVESTIMENTI A PICCO da IL SOLE 24 ORE di oggi, 17 agosto 2014.
Da leggere e da commentare, dice Giuseppe, l'articolo pubblicato dal quotidiano e economico oggi a firma di Riccardo Sorrentino e al quale lo stesso Giuseppe rinvia per un'attenta riflessione da parte di chi ritiene di dover responsabilmente governare la politica economica europea senza continuare a fare danni come si è visto in questi disgraziati anni del rigore.....Così Giuseppe et relata refero....
Casalino Pierluigi, 17.08.2014
Casalino Pierluigi, 17.08.2014
L'ora della verità per l'Europa dell'euro
E' giunta dunque, dice Giuseppe a chiare lettere, l'ora della verità per l'Europa dell'euro: un'amara verità, dunque, ma che non aveva bisogno di conferme. Il male sta nell'origine di questo sistema burocratico e scriteriato che trae le sue radici nelle intese di Maastricht. Si tratta del suo fallimento e non c'è certo da scomodare demagoghi alla Grillo per capirlo. L'Europa del rigore è già di per se una buffonata messa su ai fini dell'interesse di qualche socio più importante, ma ora che il male di una casa costruita partendo dal tetto, senza prima gettare le fondamenta, mostra i suoi effetti negativi su Francia e Germania, qualcuno, ipocrita come sempre, si strappa le vesti. Ma l'avete studiata l'economia signori di Bruxelles e di Berlino? Ha ragione Renzi che vuole riformare il tutto, prima che la casa bruci. Così Giuseppe, che non da adesso dice ciò. Et relata refero.
Casalino Pierluigi, 17.08.2014
Casalino Pierluigi, 17.08.2014
giovedì 14 agosto 2014
RINALDO
Heroic glory, sirens and sorcery: are these the hachneyed preoccupations of 18th century opera? Robert Carsen suggest the idea of an escapist fantasies of a hormonal boy....In his revived 2011 stagin of Rinaldo Handel's opera is played out at one remove. Torquato Tasso's story of love, magic and Christian victory uring the first Crusade becomes the daydream of a bullied schoolboy plotting revenge.
Casalino Pierluigi, on August, 15th 2014
Casalino Pierluigi, on August, 15th 2014
venerdì 8 agosto 2014
L'Europa del rigore, dell'euro e delle sue cervellotiche regole a vantaggio solo di qualcuno, certo dei più forti, fallirà, destinata com'è a crollare. L'ingresso dell'Italia nell'euro ha impoverito il Bel Paese e ne ha reso malato lo spirito. Molte le colpe della nostra politica, ma soprattutto la causa va ricercata nella idiozia fanatica del rigore europeo....Così Giuseppe et relata refero...Casalino Pierluigi, 8.08.2014
L'eccidio di Biscari e le altre atrocità commesse dagli Alleati e dalle altre truppe della coalizione antinazista in Italia tra il 1943 e il 1945 possono andare a braccetto, se pur in misura minore, ma non meno tragica, con quelle compiute dai tedeschi. Su questo mi faceva riflettere mia mamma Lena (Pelle Maddalena di Laigueglia) e così dice anche Giuseppe. Et relata refero. Casalino Pierluigi, 8.08.2014
giovedì 7 agosto 2014
L'aberrante vicenda del Califfato in Iraq
Perché, dice Giuseppe, l'America e l'Occidente, intervenuti e sbagliando contro Saddam Hussein, perché non fermano le atrocità e le immense offese alla storia e al patrimonio culturale dell'Iraq da parte di fanatici ed ex mercenari dello stesso Occidente? Una vergogna, aggiunge Giuseppe, associandosi alle parole di Papa Francesco I e di tutto l'Islam responsabile e pio, che condanna queste gesta inconsulte....Ma l'Occidente, dopo l'intervento in Libia e simili, ha aperto la strada alla follia estremista che si rivolta contro chi l'ha generata...Et relata refero.
Casalino Pierluigi, 7.08.2014
Casalino Pierluigi, 7.08.2014
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