Claudio Ughetti detto VULA ci fa finalmente vedere il mondo in cui viviamo, lo ritrae conferendo ad esso un senso nuovo, forse lo imita, anche se in realtà lo interpreta: quest'essenza di mondo però ci si mostra, attraverso le opere di VULA, come un muto irresistibile arcano. Non è azzardato parlare di realismo, di arcano realismo: in VULA l'immagine artistica si presenta e si configura come un set immaginativo in cui con la mente possiamo simulare e quindi vivere esperienze che sono autentiche, che sono vere. Davanti ai lavori del pittore di Ventimiglia, lo sguardo di chi osserva viene lentamente e progressivamente assorbito da una "vera" realtà, che è silenziosa e sicuramente metafisica, che trascende lo stesso messaggio dechirichiano, ma si rifà di più al surreale dei dipinti di Magritte. Si tratta sempre di luoghi e di personaggi immaginari, immersi certamente in un'atmosfera d'inquieta immobilità, di ostinato silenzio, anche se in fondo le immagini di VULA parlano e parlano significativamente. Sembra che manchi l'azione nelle opere di VULA, ma non è così, perché non manca la figura umana - anzi si propone con le suggestioni dei miti e quindi l'azione è ugualmente presente: se non è già avvenuta sta per avvenire- e si riempie di storici paradossi, ponendo lo spettatore in una condizione di incertezza e di attesa. L'universo che sembra essere rappresentato - e solo in apparenza - con una giocosità forse ilare - luoghi-non luoghi in cui ci collochiamo per ore, in cui restiamo inerti mentre ci spostiamo e proprio in tal mondo siamo dinamici - che ci ritaglia uno spazio all'interno dell'immenso alveare cosmico. Non emanano bagliori, ma solo proiezioni ultracromatiche dalle opere di VULA, e con esse emozioni onnicomprensive del mondo che l'artista ritrae. "Qui non c'è nessuno" sembra dirci VULA "nessuno è arrivato, ma intanto le cose esistono, non cessano di esistere". Il silenzio e l'isolamento conferiscono, infatti, agli oggetti un supplemento d'anima "ontologico", quali potenziali autori di storie, quali interpreti di ambienti impossibili.
Casalino Pierluigi, 12.01.2014
Casalino Pierluigi, 12.01.2014
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