lunedì 6 gennaio 2014

Da I RICORDI DI MASSIMO D'AZEGLIO, Considerazioni attuali.

Riporto le riflessioni di un grande italiano, Massimo D'Azeglio, il quale intuisce le ragioni della crisi italiana e ne intuisce i possibili esiti: "L'Italia da circa mezzo secolo s'agita, si travaglia per divenire un sol popolo e farsi nazione. Ha riacquistato il suo territorio in gran parte. La lotta collo straniero è portata a buon porto, ma non è questa la difficoltà maggiore. La maggiore, la vera, quella che mantiene tutto incerto, tutto in forse è la lotta interna. I più pericolosi nemici d'Italia non sono i tedeschi, sono gl'Italiani. E perché? Per la ragione che gl'Italiani  hanno voluto far un'Italia nuova, e loro rimanere gl'Italiani vecchi di prima, colle dappocaggini e le miserie morali che furono ab antico la loro rovina: perché pensano a riformare l'Italia, e nessuno se ne accorge che per riuscirci bisogna, prima che si riformino loro, perché l'Italia, come tutt'i popoli, non potrà divenire nazione, non potrà esser ordinata, ben amministrata, forte così contro lo straniero come contro i settari dell'interno, libera e di propria ragione, finché grandi, piccoli e mezzani, ognuno nella sua sfera non faccia il suo dovere, e non lo faccia bene, od almeno il meglio che può...."
Relata refero, Casalino Pierluigi, 6.01.2014

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