Che Vula, al secolo Claudio Ughetti, sia innamorato del mito e delle creature mostruose che lo popolano, è cosa nota. La novità che segna l'esperienza dell'artista consiste nella rivisitazione "astratta", cioè neo-metafisica dei modelli mitici, in particolare recuperando la smisurata capacità di espressione simbolica che le figure mitiche più inquietanti racchiudono. In questo si manifesta una naturale dimostrazione di forza, ma anche di suggestione nel percorso creativo di un autore che non manca di stupirci con le sue chimere e le sue allegorie di ispirazione forse anche neofuturista, ma decisamente legate alla scuola metafisica, arricchita da sfumature kleeniane inimmaginabili.
Casalino Pierluigi, 26.12.2013
Casalino Pierluigi, 26.12.2013
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