L'Italia, quanto il Giappone, furono informati ufficialmente dell'intenzione di attaccare l'URSS solo il giorno dell'inizio dell'offensiva, cioè il 22 giugno 1941. Delle deboli forze dell'Italia, in particolare, non si tenne conto in ogni caso per una campagna a oriente, dal momento che, senza l'aiuto tedesco, non erano nemmeno in grado di mantenere le posizioni nel Mediterraneo. E del resto i tedeschi non nutrivano grande fiducia nei vertici militari italiani. Non è un caso mio padre, Michele Casalino, il protagonista del mio IL TEMPO E LA MEMORIA (Casalino Pierluigi, Ennepilibri, Imperia, 2006/vedi anche LA STORIA DI MICHELE CASALINO, Intervista di Casalino Pierluigi a RADIO 24 de IL SOLE 24 ORE sul libro IL TEMPO E LA MEMORIA), ripeteva di aver sentito spesso gli ufficiali tedeschi affermare: "Ottimi soldati italiani, cattivi generali". In ogni settore, non si stancava di dire Casalino Michele, chi non è all'altezza è la dirigenza. Parole attuali, dunque.
Casalino Pierluigi, 28.12.2013
Casalino Pierluigi, 28.12.2013
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