il Maestro e Margherita dal romanzo al nuovo film ovvero la critica al regime russo tra la censura del passato e quella del presente.
Il Maestro e Margherita di Michail Bulgakov è spesso associato alla Russia di Putin perché il film del 2024, basato sul libro(riscoperto nel periodo post staliniano), è stato interpretato come una critica al regime contemporaneo e al suo militarismo, sfidando temi come la censura, l'autoritarismo e l'ipocrisia del potere che sono considerati attuali anche nella Russia di oggi. Il film, nonostante fosse finanziato in parte dallo Stato russo, ha incontrato ostilità e boicottaggi da parte delle autorità e dei media filogovernativi, che hanno reagito con attacchi al regista e alla pellicola. Questi gli elementi principali di collegamento tra il romanzo e la Russia di Putin: satira del potere e della censura: Il romanzo, scritto sotto Stalin, è una satira pungente contro la burocrazia oppressiva e la censura del regime sovietico. La recente versione cinematografica è stata vista come un modo per affrontare temi simili in un contesto che riflette l'attualità russa, un' attualità che si ripete, in qualche modo, anche sotto il nuovo regime dal momento che come si diceva (e si dice ancora:"Morto uno Stalin,se ne fa un altro". La critica al sistema attuale è forse più pertinente al regime oggi al potere; alcuni critici hanno infatti sottolineato come il film si adatti meglio alla Russia di Putin che a quella staliniana, a causa di temi come la censura, l'ipocrisia del potere e l'oppressione che sono considerati più attuali nel contesto contemporaneo.La reazione negativa e le critiche mosse dal governo di Mosca e dai suoi alleati al film dimostrano che la pellicola ha toccato nervi scoperti, venendo vista da molti come una minaccia al potere e non solo al regime Si coglie nel film una resistenza artistica: n modo simile a quanto fatto da Bulgakov con il suo romanzo, il film è stato interpretato come una forma di resistenza artistica attraverso la censura e l'espressione di critiche al potere, anche se spesso in modo metaforico e indiretto; il successo raccolto in Russia fa riflettere sulla crescita di un senso critico non immaginabile in un Occidente che è la prima vittima della narrazione artificiosa di Putin è sfugge ai radar dei media, distratti dalle guerre ibride di Putin e dalle propagande filorusse. E quindi, proprio per questo motivo, Il Maestro è Margherita torna nel mirino del regime soprattutto perché è stato campione di incassi in Russia nella scorsa stagione, spopolando nel vero senso della parola e ritrovandosi paradossalmente nella guerra in Ucraina.
Casalino Pierluigi
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